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Lunedì, 29 Aprile 2024
Salute

Caldo: si consolida progetto Worklimate 2.0 coordinato da Cnr e Inail


Roma, 18 lug. (Adnkronos Salute) - Si consolida il progetto 'Worklimate 2.0', una piattaforma previsionale per ridurre gli impatti dell'esposizione alle elevate temperature sulla salute e produttività dei lavoratori. Il progetto, coordinato da Cnr e Inail, ha l'obiettivo di mettere a punto strategie di intervento e soluzioni per contrastare gli effetti del caldo sulla salute e produttività dei lavoratori, spesso alla base di infortuni anche mortali.


Gli esperti del Cnr sottolineano che "anche durante questa estate l'esposizione dei lavoratori a temperature elevate sta contribuendo a creare disagi e infortuni nei luoghi di lavoro, che in alcuni casi sono risultati anche mortali. Infortuni avvenuti in varie parti d'Italia, da Nord a Sud, isole comprese, che purtroppo si sono estesi oltre le zone tipicamente caratterizzate dalle temperature più elevate e hanno toccato molti settori lavorativi, non solo quelli considerati a maggior rischio come l'agricoltura e le costruzioni, e hanno coinvolto lavoratori stranieri e italiani". E al tema è appunto dedicato il progetto Worklimate 2.0, coordinato dal Consiglio nazionale delle ricerche attraverso l'Istituto per la BioEconomia (Cnr-Ibe) di Sesto Fiorentino (Firenze) e dall'Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro con il contributo di altri partner.


L'obiettivo generale del progetto, iniziato il 15 maggio scorso, è valorizzare e approfondire le conoscenze acquisite relativamente agli impatti delle temperature estreme su salute, sicurezza e produttività aziendale, migliorando e implementando strumenti e strategie di intervento, sviluppando nuove soluzioni tecnologiche, informative e formative per una migliore azione di prevenzione e gestione del rischio a livello aziendale di utilità per i lavoratori, le figure della prevenzione e i datori di lavoro. Il Cnr spiega che, tra queste, una delle prime azioni attivate nell'ambito del progetto è l'implementazione della piattaforma previsionale Worklimate 2.0, strumento di primo orientamento a disposizione delle autorità di sanità pubblica e degli operatori della prevenzione, che potrebbe contribuire sensibilmente a ridurre gli impatti dell'esposizione alle elevate temperature sulla salute e produttività dei lavoratori. La piattaforma contiene una sezione specifica dedicata alla previsione delle aree in cui è possibile il superamento della soglia di temperatura giornaliera di 35°C (https://www.worklimate.it/previsioni-new/#superamento), con mappe di previsione a livello italiano per 3 giorni.


"La previsione fornita è a maggiore risoluzione rispetto a quelle sviluppate in precedenza, in quanto basata su un modello meteorologico a risoluzione di 2,5 km", rimarca Marco Morabito (Cnr-Ibe). "Ciò nonostante - prosegue - bisogna ricordare che le previsioni, sperimentali e automatiche (non controllate), basate su modello meteorologico, sono affette da intrinseca incertezza e possono risultare significativamente differenti dalle reali condizioni. Le previsioni vanno pertanto considerate come uno strumento di supporto alle decisioni a integrazione degli strumenti già esistenti e dell'osservazione meteo-climatica fatta direttamente sul luogo di lavoro".


Morabito evidenzia che "tali previsioni vanno pertanto considerate come uno strumento di supporto alle decisioni a integrazione degli strumenti già esistenti e dell'osservazione meteo-climatica fatta direttamente sul luogo di lavoro: nello specifico, la nostra piattaforma integra quanto contenuto nelle recenti ordinanze regionali anti-caldo firmate dai presidenti delle Regioni Puglia, Basilicata e Calabria, nonché le istruzioni già fornite da Inail per la cassa integrazione ordinaria in caso di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa a causa di temperature elevate". Sul sito del progetto sono inoltre pubblicati i primi report 'Caldo e Lavoro' relativi all'estate 2023.


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