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Venerdì, 26 Aprile 2024
Salute

Malattie rare, oltre 900 interessano l'occhio, per esperti 'prevenzione è tutto'

Istituto Zaccagni, 'nuovo ottico segnala a medico anomalie che riscontra con misurazione vista'


Roma, 27 feb. (Adnkronos Salute) - Le malattie rare colpiscono anche l'occhio: oltre 900 sono quelle attualmente identificate. Secondo la rete di riferimento europea Ern-Eye, le malattie rare che riguardano l'organo della vista possono essere raggruppate in tre categorie principali: le malattie che interessano il segmento anteriore dell'occhio, oppure la retina, o quelle che intaccano il nervo ottico e la parte posteriore dell'occhio. La più nota è il cheratocono, un assottigliamento della cornea che può colpire uno o entrambi gli occhi, i cui effetti sulla visione possono essere ben compensati grazie alle lenti a contatto (rigide ma non solo).


"Diventa importante intervenire in tempo, grazie a diffusi atti di prevenzione - afferma Giorgio Righetti, direttore dell'Istituto Zaccagnini, scuola per ottici e optometristi con sedi principali a Bologna e Milano - Per ottenere risultati decisivi occorre un'attenzione a tutto campo che metta in relazione le professioni dell'eye care per tenere sotto controllo l'occhio, cioè l'organo e la vista, ovvero la funzione del sistema visivo". Qui si inserisce "la figura del 'nuovo' ottico. Grazie alla rinnovata normativa sull'istruzione professionale - prosegue Righetti - questa figura professionale include nelle proprie competenze formative la segnalazione al medico di eventuali anomalie che richiedano degli approfondimenti. L'ottico potrà così - più concretamente di quel che già accadeva - diventare la prima linea di controllo, in quanto più diffusa e accessibile".


Per Luigi Fontana, direttore Scuola di specializzazione in Oftalmologia, Dipartimento di Medicina specialistica, diagnostica e sperimentale dell'Università di Bologna, il cheratocono è un "caso esemplare". Si tratta di una patologia per la quale "oggi è possibile un approccio che ne blocca il progredire, a condizione - precisa - di una diagnosi precoce. In questo caso, in una prospettiva di ruoli complementari e di share-care tra ottico e oculista, l'ottico può svolgere un ruolo importante: segnalando all'attenzione medica eventuali anomalie che riscontri nel corso della misurazione della vista e inserendosi in un contesto di prevenzione".


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