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Domenica, 28 Aprile 2024
Salute

Sanità: infezioni ospedaliere e super batteri, infettivologi 'Italia maglia nera'


Roma, 11 lug. (Adnkronos Salute) - "L'Italia è maglia nera, con numeri in aumento, per le infezioni correlate all'assistenza e germi resistenti agli antibiotici". A lanciare l'allarme è la Simit, la Società italiana di malattie infettive e tropicali, che oggi al ministero della Salute ha presentato la seconda edizione de 'La sanità che vorrei-L'antibiotico-resistenza e le prospettive del Pnrr', al centro del primo di 4 convegni.


L'incontro istituzionale di oggi inaugura il progetto che affronta il tema dell'antibiotico-resistenza e le infezioni correlate all'assistenza (Ica), "fenomeni in crescita in tutta Europa, con l'Italia che è tra i Paesi con le peggiori performance", ricorda la Simit. I dati dell'Organizzazione mondiale della sanità, delle Nazioni Unite e del G20 stimano nel 2050 "una mortalità per germi multiresistenti agli antibiotici analoga alle patologie oncologiche, con 10 milioni di decessi a livello globale. Già oggi in Europa, secondo l'Oms, si verificano ogni anno più di 670mila infezioni da germi antibiotico-resistenti che - evidenzia la Simit - causano circa 33mila decessi: di questi, un terzo avvengono in Italia, spesso a causa proprio dell'abuso di antibiotici, Paese con la più alta mortalità in Europa".


"Con questa iniziativa intendiamo stimolare una concreta riflessione sulle emergenze infettivologiche che ci troviamo ad affrontare già oggi e che potrebbero degenerare con effetti su ogni piano, come ha dimostrato il Covid-19 - sottolinea Claudio Mastroianni, presidente Simit - Tra i temi che verranno affrontati in questo ciclo di incontri, infatti, vi sono spunti di attualità come prevenzione vaccinale, nuovi strumenti terapeutici, screening nelle malattie infettive come intervento di sanità pubblica, infezioni emergenti e riemergenti, cambiamenti climatici e tropicalizzazione del clima, Digital health, federalismo regionale, rapporto tra ospedale e territorio, formazione del personale medico, trattamento di cronicità e acuzie: tematiche di ineludibile attualità, rispetto alle quali non possiamo sottrarre le nostre riflessioni. Il Covid - rimarca Mastroianni - ha dimostrato come sia indispensabile un approccio multidisciplinare dal punto vista scientifico, e dal punto di vista della governance un'interazione tra clinici, istituzioni, autorità sanitarie e società civile".


"L'antibiotico-resistenza è uno dei principali problemi di sanità pubblica - evidenzia Massimo Andreoni, direttore scientifico Simit - La Simit è molto impegnata su questo: a livello formativo, abbiamo messo in campo un progetto per la creazione di un sistema 'Hub&Spoke' per coordinare i vari centri di malattie infettive su Infection control e antimicrobial stewardship. Inoltre, con 'Resistimit' stiamo realizzando una rete tra i diversi centri infettivologici italiani, volta a creare un database dei germi multiresistenti che aiuti ad analizzare il fenomeno e a trovare soluzioni".


"A febbraio - prosegue lo specialista - il ministero della Salute ha approvato il nuovo Piano nazionale di contrasto all'antimicrobico resistenza 2022-2025': per supportarne una concreta implementazione, la Simit propone un tavolo tecnico che quantifichi l'impatto delle Ica in Italia, verifichi i dati di ogni nosocomio e crei un sistema di sorveglianza capillare. Inoltre, auspichiamo un impegno di tutti i direttori generali e la presenza in ogni ospedale di un infettivologo competente sul tema".


"Una stewardship antibiotica, come dimostrato dalla letteratura scientifica, può ridurre fino al 70% le infezioni resistenti agli antibiotici, soprattutto se coniugata a interventi per migliorare l'igiene degli ospedali e il lavaggio delle mani degli operatori sanitari", ha concluso Andreoni.


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