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Sabato, 27 Aprile 2024
Salute

Vaccini: pediatra, 'in Islanda con 1 dollaro in anti-pneumococco 3 risparmiati'

Haraldsson, 'quasi eliminati i 10 ceppi che sono inclusi in quello impiegato'


Perugia, 18 ott. (Adnkronos Salute) - "L'efficacia della vaccinazione antipneumococcica in Islanda è stata eccellente, con un abbassamento di tutti i parametri presi in considerazione e un conseguente risparmio economico. Anche se si tratta di vaccini costosi, abbiamo infatti calcolato quanto possiamo 'riavere indietro' in termini economici, evitando casi di infezioni, ricoveri, giorni di lavoro persi da parte dei genitori: ne è emerso che per ogni dollaro speso in vaccinazione anti-pneumococcica, se ne risparmiano tre". A sottolinearlo Ásgeir Haraldsson, professore di Pediatria all'University of Iceland e direttore del Children's Hospital Iceland, oggi a Perugia a margine del 52° congresso della Società italiana di igiene (Siti).


"In Islanda - dice l’esperto all'Adnkronos Salute - abbiamo iniziato la campagna vaccinale contro lo pneumococco nel 2011 e i risultati sono stati davvero eccellenti: si verificano meno casi di infezioni gravi, meno ricoveri, si è ridotto l’uso di farmaci ed è calata sensibilmente l’antibiotico-resistenza, una questione globalmente enorme per quanto riguarda diversi batteri. Nel nostro Paese, relativamente ai diversi ceppi di pneumococco, già da 20 anni quello della resistenza agli antibiotici era un problema molto sentito. Dopo l’avvio della vaccinazione abbiamo quasi azzerato i casi di infezioni pneumococciche che non rispondono ai medicinali disponibili. Sono quasi sparite nei bambini islandesi”.


L'effetto, negli anni, della vaccinazione anti-pneumococcica in Islanda, prosegue Haraldsson, "è stato che i 10 sierotipi inclusi nel vaccino che abbiamo utilizzato per la campagna di immunizzazione sono quasi spariti nei bambini. Certamente la situazione è in divenire: altri sierotipi potrebbero emergere o riemergere, dovremo considerare la loro aggressività e se siano resistenti agli antibiotici. Di certo è necessario un monitoraggio, ma al momento i risultati sono davvero positivi".


"Abbiamo valutato l’effetto protettivo - ribadisce il pediatra - ma anche l’aspetto economico della vaccinazione. Anche la Svezia ha condotto una recente importante valutazione, mettendo a confronto i risultati dei due vaccini disponibili: ne è emerso un effetto comparabile, ma il profilo costo-beneficio è apparso migliore per il prodotto che ha il costo minore. Questa conclusione è simile a quella a cui è giunta l’Organizzazione mondiale della sanità: non ci sono grandi differenze fra i due vaccini anti-pneumococcici disponibili".


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