Con l’esercizio svolto attaccato dietro la schiena avrebbe permesso agli alunni di copiare agilmente le soluzioni, assicurando loro un buon voto alla seconda prova d’esame. Così una professoressa del liceo scientifico Peano di Roma avrebbe truccato la maturità del 2023, rischiando oggi provvedimenti disciplinari e penali. I fatti, con le accuse all'insegnante, sono stati oggetto di una segnalazione partita da famiglie degli alunni, poi raccolta dai docenti, e arrivata sia al preside, il professor Gianluca Consoli, che all’Ufficio scolastico regionale (Usr) del Lazio, organo periferico del ministero dell’Istruzione preposto, tra le tante, anche ad attività di tipo ispettivo di varia natura all’interno degli istituti scolastici.
Nei documenti arrivati all'attenzione del dirigente scolastico, che Dossier ha potuto visionare, si ricostruisce quanto accaduto durante il compito di matematica del 22 giugno 2023. Tra le prove, che andrebbero a supportare la tesi dei denuncianti, alcune chat di alunni e genitori, dove si evince chiaramente l’aiuto arrivato dalla professoressa. Tra i messaggi anche una fotografia, scattata da qualche studente durante lo svolgimento della prova (nonostante, da normativa ministeriale, sia vietato l'uso dei cellulari durante l'esame di Stato), che inquadra la prof in piedi tra i banchi. Sulla schiena ha un foglio che riporta la risposta al terzo quesito degli otto che componevano la prova, come si può facilmente verificare facendo un confronto con la soluzione oggi reperibile in rete.