L'intervista della settimana: Valerio Aprea
L’attore racconta quando il paesaggio regala momenti di «non trascurabile» felicità
Quell’orizzonte ordinato di incroci, aiuole e case che comincia a vedersi procedendo da Sud verso Nord, quando superi il confine tra Lazio e Toscana. La «pace meravigliosa» che si respira dai panorami della Pianura Padana.
Nel suo personale catalogo dell’allegria di vivere, Valerio Aprea mette senz’altro questa felicità «a costo zero» che certi paesaggi sanno regalare. «E non è trascurabile», appunta sorridendo l’attore romano, che tra i suoi ultimi impegni teatrali ha portato in scena “Momenti di trascurabile felicità”, successo letterario di Francesco Piccolo. E fra timori impegni e speranze per l’ambiente, lui per la Terra promette di usare meno la macchina e spostarsi più spesso a piedi.