Il settore equestre si rinnova e diventa solidale grazie alla pet therapy
Uno sguardo differente al mondo dei cavalli e agli eventi legati ad essi, oltre ad una serie di innovativi progetti
Per rimanere al passo con la realtà odierna, mutevole e in continua evoluzione, è necessario essere in grado di osare, innovare e provare percorsi alternativi; grazie a questo tipo di approccio, è possibile osservare la realtà sotto diversi punti di vista, accettare nuove sfide e trasformare le difficoltà in opportunità.
Ed è proprio adottando questo modo di vedere che Fieracavalli, brand che offre un insieme di esperienze con al centro i cavalli, ha deciso di cambiare le regole del gioco, dando vita al progetto Riding The Blue.
Durante un’intervista, Armando Di Ruzza, Event Manager di Fieracavalli, racconta di com’è nato il progetto, del perché il team ha deciso di rivolgere l’attenzione alla pet therapy e di come tutti stanno lavorando per dare un aspetto nuovo al mondo dell’equitazione.
Pet Therapy a sostegno dei bambini
Fieracavalli si propone, da sempre, come fiera popolare, dedicata alle persone.
L’esperienza nell’ambito, però, ha reso evidente come non tutti potessero godere appieno degli eventi equestri proposti; tale condizione, in particolare, riguarda i bambini con disturbi dello spettro autistico.
Da qui è nata la decisione di supportare chi può avere qualche difficoltà nell'usufruire dei cavalli, ribaltando la situazione.
Stare in groppa ad un cavallo, infatti, dona un punto di vista nuovo e differente della realtà circostante e offre grandi benefici a livello di benessere, recupero della mobilità e della coordinazione.
I cavalli, inoltre, sono animali che dimostrano grande sensibilità nei confronti delle persone (l’episodio di Varenne, descritto nell’intervista, ne è uno splendido esempio).
Circuiti ed eventi: un nuovo modo di organizzarli e viverli
Fieracavalli si occupa, inoltre, di eventi, competizioni e tour equestri.
L’emergenza sanitaria in atto, però, ha reso necessario reinventare completamente l’impostazione e l’organizzazione dei circuiti, ad esempio, e ciò è stato fatto sfruttando la tecnologia.
In quest’occasione, inoltre, la Manifestazione ha offerto un punto di vista completamente differente nei confronti dell’equitazione, legandola all’arte e incoraggiandone la visione o la creazione, così come racconta Armando Di Ruzza.
“Equitazione” non è solo montare un cavallo, ma anche disegnarlo, per esempio, o vedere arte che rappresenta i cavalli.
Progetti innovativi in vista
Fieracavalli si presta ad essere un crogiolo di idee, data la sua organizzazione “a contenitori”: questa impostazione, infatti, offre ad ogni “contenitore” la possibilità di esprimersi in modo differente.
Fioriscono, quindi, i progetti, tra turismo stanziale, valorizzazione del territorio, creazione di spirito di squadra in uno sport, principalmente, individuale e altri esperimenti interessanti.
L’intervista offre uno scorcio del mondo equestre, ponendolo sotto una luce nuova, in attesa di poterlo scoprire di persona.