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Sabato, 27 Aprile 2024
Mondiali di calcio

Brasile-Olanda, la finalina che nessuno vuole giocare

Scolari sfida l'Olanda ma la squadra e la torcida sono ancora sotto choc

Brasile ultimo atto, è la finale che nessuno voleva. E di cui in pochi parlano perchè qui non hanno ancora digerito il vergognoso 1-7 incassato contro i tedeschi. In ritiro è tornato Neymar per cercare di far forza ai compagni e cementare un gruppo che però si sente all'epilogo. Sono in pochi quelli che continueranno a far parte della Selecao, e comunque si sentiranno 'marchiatì a vita anche se 'O Ney' ha cancellato certi pensieri dicendo che "sarebbe ingiusto se facessero con noi quanto è successo a Barbosa. Dobbiamo tornare in cima e ricominciare a sorridere". 

Per farlo ci vorrà sicuramente del tempo, intanto il Brasile gioca contro l'Olanda la partita che, nel Mondiale di casa, non avrebbe mai voluto disputare, quella per il terzo gradino del podio, che interessa a pochi anche se viene presentata come la rivincita del quarto di finale di Sudafrica 2010, quando vinsero gli arancioni. A tenere banco è la questione dell'allenatore, fra accuse di codardia ai dirigenti e insulti all'allenatore, verso il quale i termini più benevoli sono "bollito" e "antiquato". 

>>> LA DIRETTA <<<

Parte della stampa di qui è in rivolta perchè gira voce che a Scolari potrebbe essere chiesto di rimanere almeno fino al termine dell'anno solare, per le amichevoli che rimangono da fare, ipotesi che manda su tutte le furie la maggioranza della stampa locale, anche perchè il contratto di 'Felipao' era in scadenza in concomitanza con la fine dei Mondiali. Il toto-ct quindi continua, con Tite sempre in pole-position ma disposto ad aspettare poco: in via informale, l'ex del Corinthians ha fatto sapere che non intende rimanere senza panchina fino al termine del 2014, quindi aspetterà notizie dalla Cbf ma se non le avrà in tempi brevi potrebbe accettare una delle quattro offerte pervenutegli da club brasiliani (Palmeiras, Atletico Mineiro, Gremio e Flamengo).

Parte della dirigenza, in particolare quella che subentrerà dall'aprile dell'anno prossimo, pensa ad un tecnico straniero, intanto è tornato d'attualità il nome di un allenatore pluridecorato a livello di club (scudetti con San Paolo e Fluminense, Coppa del Brasile e Libertadores con il Santos), ovvero quel Muricy Ramalho che nel 2010 rifiutò la nazionale (avrebbe dovuto prendere il posto di Dunga) perchè aveva dato la parola che non se ne sarebbe andato ai dirigenti del club dove lavorava in quel momento, il Fluminense con cui poi vinse il 'Brasilerao'.

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