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Venerdì, 26 Aprile 2024
Mondiali di calcio

Gruppo C, Honda la marcia più del Giappone

Terrà in mano le chiavi del gioco. Zaccheroni punta su di lui

Il giapponese del Milan Keisuke Honda, assieme a Kagawa e all'interista Nagatomo, è sicuramente l'elemento più rappresentativo della Nazionale nipponica plasmata da Alberto Zaccheroni. Honda è il classico esempio di giocatore duttile, capace di ricoprire con buoni risultati più ruoli, soprattutto nella fase offensiva. Un centrocampista moderno, mancino naturale, forte fisicamente. Si fa apprezzare anche per la progressione, che gli permette di attaccare gli spazi e di presidiarli con efficacia. Prima di ingaggiarlo, il Milan lo ha inseguito tanto; ed è un peccato che il giapponesino sia stato stritolato dai problemi di assetto della squadra rossonera. Non per colpe sue, Honda ha brillato poco nel campionato italiano. 

Resta il fatto che può essere considerato uno dei (pochi) talenti del calcio del Sol levante, perchè rappresenta il prototipo del calciatore del futuro, potente e affidabile, dotato di un tiro preciso, anche dalla lunga distanza. Il suo ct Zaccheroni lo definisce un elemento dotato di spiccata personalità, che in campo sa farsi sentire. Ma anche un giapponese atipico, per il semplice fatto che usa la forza. In altre parole un 'samurai' potente, un arcigno combattente del centrocampo. Keisuke Honda, nato a Settsu (Prefettura di Osaka), il 13 giugno 1986, sotto molti aspetti, può essere considerato anche un predestinato, perchè proviene da una famiglia di sportivi veri: il fratello maggiore, Hiroyuki, prima di diventare suo procuratore, è stato come lui calciatore, mentre il pro zio Daisaburo era un canoista che ha rappresentato il Giappone alle Olimpiadi di Tokyo, nel 1964. 

Il figlio di Daisaburo, Tamon, ha addirittura partecipato a tre edizioni dei Giochi Olimpici, nella disciplina della lotta libera (1984 a Los Angeles; 1988 a Seul; 1992 a Barcellona), quindi è diventato un wrestler professionista. Honda, nel luglio 2008, ha sposato una maestra d'asilo, Misako, dalla quale ha avuto un figlio nel 2012. Prima di approdare a Milanello, Keisuke, dopo avere iniziato a giocare a calcio con il club locale del Settsu Fc, ha fatto parte dei Gamba Osaka junior, quindi è entrato nella Seiryo High School e ha cominciato a giocare per il club della scuola. In seguito è riuscito a trovare spazio nei Nagoya Grampus Eight, squadra con la quale ha esordito nella Japan league.

A inizio 2008 ha firmato un biennale con il VVV-Venlo, club olandese dell'Eredivisie, nel 2010 è approdato nel Cska Mosca, che lo ha pagato 6 milioni e gli ha fatto sottoscrivere un contratto quadriennale. È arrivato a gennaio nel Milan, a parametro zero (accordo di tre anni e mezzo, fino al 30 giugno 2017), ha esordito in rossonero con Allegri in panchina, il 12 gennaio 2014, subentrando in occasione della partita persa per 4-3 contro il Sassuolo, a Reggio Emilia. Ha già partecipato a un Mondiale, nel 2010 in Sudafrica, giocando da centravanti e segnando peraltro nella prima partita vinta dal Giappone contro il Camerun per 1-0. 

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