Hotel Rigopiano, i vigili del fuoco all'interno del resort sepolto dalla neve
I Vigili del fuoco al lavoro all'Hotel Rigopiano di Farindoli, cancellato dalla slavina che ha sommerso la struttura turistica, i suoi ospiti e i dipendenti del resort: "Aspettavano lo spazzaneve per andar via ma non è mai arrivato"
A più di 24 ore dalla enorme slavina che, in seguito al nuovo terremoto che ha colpito il Centro Italia ha investito il resort di lusso intorno alle 17, il bilancio è fermo a 3 cadaveri recuperati, mentre un quarto sarebbe stato individuato dai soccorsi. Ma sarebbero state circa 35 le persone presenti all'interno della struttura alle falde del Gran Sasso: aspettavano lo spazzaneve per lasciare l'edificio quando si è staccata la slavina che ha somerso tutto.
Per raggiungere il resort a quattro stelle di Farindola, in provincia di Pescara, a quota 1.200 metri, il Soccorso Alpino, il primo ad arrivare alle quattro del mattino di giovedì, ha dovuto usare gli sci.
"Ero sceso per coordinare da Pescara le operazioni di soccorso per lo sgombero neve, poi la situazione alle 17 è precipitata. Per questo non ero lì". Lo ha raccontato a Barbara D'Urso in collegamento telefonico per 'Pomeriggio 5', Bruno Di Tommaso, direttore dell'Hotel Rigopiano, travolto dalla valanga. L'uomo è il nipote di Roberto Del Rosso, gestore del resort.
"L'avevo sentito alle 16 - ha detto Di Tommaso - attraverso messaggini, stavo aggiornando i ragazzi sulla situazione. Roberto era preoccupato per la tanta neve". Al momento della valanga, ha raccontato Di Tommaso, all'interno c'erano 11 dipendenti dell'albergo e 24 ospiti. "Tutto lo staff era radunato al bar, mentre gli ospiti si trovavano nella hall perché stavano per andare via", ha detto il direttore dell'albergo.