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Venerdì, 26 Aprile 2024

L'ultimo mistero dello spazio: si chiama X-37B e la sua missione è top secret

Un drone spaziale sviluppato dall'esercito statunitense è atterrato nello storico Space Center di Cape Canaveral. Ha volato sulle nostre teste per 718 giorni nel più totale riserbo. Queste sono le uniche informazioni disponibili, il resto è top secret

CAPE CANAVERAL (Stati Uniti) - Il Kennedy Space Center della NASA, in Florida, è una struttura nota in tutto il mondo per essere stata per anni la porta dello spazio degli Stati Uniti. Da qui partivano le missioni degli shuttle ma da quando il programma dei "lanciatori" più famosi della storia dell'esplorazione spaziale è andato in pensione, la struttura è passata sotto il controllo dei militari.

X-37B-2

Qui l’Air Force statunitense ha testato con successo una nuova navetta spaziale completamente automatizzata, nome in codice X-37B. Un progetto per buona parte top-secret e di cui Air Force diffonde raramente qualche immagine. Solo al suo atterraggio sono così diventati di pubblico dominio i 718 giorni trascorsi in orbita dalla navetta senza pilota che ha toccato terra sulla pista dell'orbita di Kennedy Space Center.

È stato questo il quarto volo di un programma ancora per buona parte enigmatico che punta ad impiegare velivoli riutilizzabili lanciati nello spazio lanciando come un satellite e in grado di atterrare come un aereo.

Un boom sonoro ha annunciato l'arrivo del veicolo di prova dopo che con una sequenza di comandi la torre di controllo ha impartito all'Orbiter l'ordine di rientro dopo 717 giorni, 20 ore e 42 minuti di volo.

Le tecnologie testate nel programma sono estremamente avanzate ma compresse in dimensioni contenute: il vettore costruito da Boeing è alto appena 3 metri e lungo 9 contando un'apertura alare di 4 metri. 
 

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