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Sabato, 27 Aprile 2024
Il fotoreportage / Roma

Bimbo ucciso dal Suv, l'ultima bravata da youtuber che non ha salvato Manuel

Una strada trafficata in un quartiere residenziale, una mamma che va a prendere il figlio all'asilo e un incidente mortale. Il racconto fotografico del luogo dove il 14 giugno 2023 un gesto tanto folle quanto incosciente ha spezzato la vita di una famiglia come tutte le altre

Era un sabato come tutti gli altri. Mamma, figlio e sorellina stavano tornando a casa dall'asilo, come ogni giorno. Nessuno pensava che quello sarebbe potuto essere l'ultimo per Manuel. Come nessuno pensava quelli potessero essere i suoi ultimi cento metri. Restano aperti molti dubbi e le investigazioni procedono, soprattutto per ricostruire la dinamica dell'impatto. Dopo più di sette giorni dall'incidente di Casal Palocco, Today.it è tornata sul luogo della tragedia per cercare di rispondere ad alcune domande. Dalle indagini che abbiamo fatto sono emerse alcune condizioni che possono aver causato lo schianto fatale. Dai rilevi della Smart, scaraventata per circa 20 metri, abbiamo constatato come sia possibile che lo youtuber Matteo Di Pietro e la sua Lamborghini Urus sfrecciassero a una velocità di oltre 100 chilometri all'ora. In una strada, quella di via Saponara, che sabato 14 giugno 2023 era bagnata e trafficata e su cui vige il limite dei 30 chilometri all'ora. 

"In Lamborghini per 50 ore": folle sfida social dietro l'incidente a Roma. Morto un bimbo

Matteo di Pietro è stato sottoposto agli arresti domiciliari mentre la mamma del piccolo Manuel, Elena Uccello, continua a essere interrogata dalla polizia nonostante abbia riferito di avere dei vuoti di memoria nel ripensare a quei spaventosi secondi. Ora, l'incrocio della morte diventa un santuario in ricordo della piccola vittima di cinque anni Manuel Proietti.

Un piccolo giardino per Manuel, vittima innocente di una "follia insensata"

Quello che resta dopo otto giorni dalla tragedia nell'incrocio tra via Archelao di Mileto e via Macchia Saponara a Casal Palocco è il piccolo giardino degli omaggi per Manuel, l'unica vittima della tragedia. Arrivati sul posto è impossibile non notare la grande quantità di oggetti lasciati nel prato che costeggia la tranquilla zona residenziale. Un prato pieno di colori, giocattoli, dediche, palloncini. Spiderman, Cip&Ciop, Topolino, Pikachu, qualche unicorno e il Piccolo Principe sono solo alcuni dei pupazzi che persone comuni contiuano a portare ogni giorno sul luogo della tragedia e che contribuiscono a mantenere viva la memoria di Manuel.

incidente youtuber lamborghini

L'incrocio diventa un vero e proprio memoriale, crocevia dei residenti e dei curiosi che ancora non si capacitano di come sia potuta accadere una cosa simile. Una "follia insensata" la chiamano le persone che Today.it ha incontrato sul luogo. Il piccolo prato ora riempito di omaggi costeggia un casolare anonimo, sul quale anche lì diverse persone hanno disegnato murales in ricordo del piccolo o semplicemente scritto messaggi e dediche. "Non ti dimenticheremo mai" si legge. Nei giorni sorsi si sono svolti i funerali del bambino in forma privata, con solo 15 persone che gli hanno rivolto l'ultimo saluto. Presente, anche se solo con il cuore, tutta la comunità di Casal Palocco.

Giocattoli per Manuel - foto Today.it

I residenti sono ancora attoniti per la morte improvvista del bambino. Il cordoglio va alla famiglia di Elena, conosciuta nel quartiere e mamma di una famiglia esattamente come tutte le altre. Non si spiegano come sia potuta accadere una tragedia simile: "Anche io a vent'anni ho fatto delle 'bravate' - ci dice una donna - ma questa, più che una 'bravata', è una vera e propria pazzia". Durante la nostra permanenza sul luogo sono due le persone che si sono fermate in mezzo alla strada, hanno acceso le quattro frecce e sono andare a lasciare un piccolo dono per il bambino. Un'intera comunità scioccata e che ancora oggi aspetta di ricevere delle risposte su quanto accaduto. Sorgono tante domande: che strada è via Saponara? Come è successo l'incidente? A che velocità sfrecciava Di Pietro? Che quartiere è Casal Palocco? Today.it ha analizzato alcune condizioni per cercare di dare delle risposte. 

Gli omaggi per Manuel

Una zona residenziale

Il luogo dell'incidente si trova a Casal Palocco, nel decimo municipio Roma, in periferia della capitale. L'incrocio dove il 14 giugno 2023 la Lambroghini di Matteo Di Pietro ha travolto la Smart di Elena Uccello è tra le vie Archelao di Mileto e via Macchia Saponara. È una tranquilla zona residenziale di Roma Sud, piena di villette a schiera e botteghe. Via Macchia Saponara è una delle vie principali del quartiere, crocevia di molte zone popolari tra cui una scuola. L'incrocio dove è avvenuto l'incidente è adiacente a un piccolo parco, zona che oggi è infatti stata adibita a memoriale per ricordare Manuel. 

Alle 15.45 di un sabato pomeriggio d'estate, la strada principale di un quartiere molto popolato dovrebbe essere sicuramente trafficata. Lo affermano i residenti che Today ha incontrato nel luogo della tragedia. Ora, nessuna delle persone intervistate ci ha confermato la condizione per cui anche lo scorso sabato via Macchia Saponara fosse piena di macchine, ma un uomo che abita lì vicino afferma che "non esco mai di casa intorno alle 16 perché so che c'è più confusione data dall'uscita dei bambini dalle scuole". Proprio a cento metri dall'incrocio infatti c'è la scuola dell'infanzia bilingue "Così per gioco", frequentata anche da Manuel Proietti. 

La dinamica dell'incidente

L'esatta dinamica dell'incidente è ancora al vaglio delle forze dell'ordine. Le indagini sono in corso proprio per stabilire cosa sia avvenuto di preciso sul luogo dell'impatto. E quindi determinarne le responsabilità. Ci sono però dei fatti appurati visibili anche dalle numerose foto uscite subito dopo la tragedia: la Lamborghini Urus noleggiata da Di Pietro ha travolto la smart ForFour guidata da Elena Uccello che al momento dello schianto stava svoltando a sinistra per andare dalla strada principale via Macchia Saponara verso via Archelao di Mileto. La Lamborghini ha impattato la Smart dalla direzione opposta, per motivi che ancora sono da accertare, e l'ha scaraventata in avanti per venti metri: lo confermano i rilevi appena sul bordo del marciapiede della corsia opposta, nonché i pochi frammenti di vetro che ancora si vedono sull'asfalto. Questo dato è importante perché potrebbe suggerire alla polizia la velocità a cui Di Pietro stava guidando il Suv.

I rilievi della polizia - foto Today.it-3

Al momento infatti la velocità della Lamborghini è ancora ignota: l'accusa parla di oltre i 100 chilometri orari, mentre la difesa non si spinge oltre i 70-80 chilometri all'ora. Resta comunque confermato il fatto che il veicolo degli youtuber stesse procedendo a una velocità molto superiore rispetto al limite. Sulla strada infatti è consentito guidare non oltre i 30 chilometri orari. La via percorsa da Di Pietro prima dell'impatto non è un rettilineo, ma è in curva ed è imboccata da una rotonda che si trova a 220 metri dall'incrocio della tragedia. 

Ricostruzione dell'incidente - Today.it

Al momento dell'impatto la mamma Elena stava svoltando a sinistra per imboccare via Archelao di Mileto e aveva percorso 100 metri in auto dopo aver prelevato i figli piccoli dall'asilo del quartiere. La famiglia abita nella zona ed è una delle tante strade che quotidianamente percorre. Il fatto che stesse svoltando a sinistra ha suscitato il dubbio che Elena non abbia rispettato la precedenza. Lo ha affermato l'avvocato di Di Pietro, Francesco Consalvi. Questa condizione tuttavia non resta confermata e sarà compito delle forze dell'ordine appurare la cosa. Sul luogo dell'incidente restano però certe condizioni che possono aver influenzato - direttamente o indirettamente - entrambi i conducenti coinvolti a commettere errori. 

Incrocio tra via Saponara e Via Mileto - foto Today.it

All'appello delle indagini mancano ancora l'autopsia al corpo di Manuel e l'analisi dei video contenuti nelle telecamere e nei cellulari dei ragazzi dentro al Suv. Proprio questi ultimi video sembrano essere stati appositamente cancellati e spunta l'ipotesi dei depistaggi, così come le immagini contenute in una telecamera nascosta nella Lamborghini, che ora sembrerebbe essere sparita. Inoltre, le indagini sono state rallentate dalla fuga di notizie secondo la quale Di Pietro e un altro collega sarebbero scappati all'estero. Notizia, questa, che è stata smentita nelle scorse ore dal legale del giovane. 

Perchè la Lamborghini potrebbe aver avuto una velocità di 100 km/h 

Un primo elemento, che subito sul luogo dell'incidente salta all'occhio, è la presenza di un attraversamento pedonale. A ridosso dell'incrocio infatti, come si può vedere nella foto appena sopra, sono presenti le strisce pedonali e due cartelli che segnalano la loro presenza. Come ci hanno riferito alcuni residenti, quelle strisce sono una novità abbastanza recente del quartiere: sono state disegnate pochi mesi fa, forse un anno, ci dicono. Vista la presenza di una fermata dell'autobus proprio vicino all'incrocio, sono state messe per facilitare l'accesso dei pedoni dall'altra parte di una strada che, lo ricordiamo, è molto trafficata.

Attraversamento pedonale su Via Saponara- foto Today.it

Le strisce si trovano esattamente pochissimi metri prima del luogo dell'impatto e sono ben segnalate. Non che i cartelli impongano l'obbligo di fermata se non sono presenti pedoni, ma l'accortezza farebbe pensare a un rallentamento (anche minimo) della marcia. Sul luogo dell'impatto non sono presenti segni di frenata o sgommate che possano far pensare che Di Pietro abbia rallentato.

Incrocio di Via Saponara e fermata del bus - foto Today.it 

La velocità dell'impatto è uno dei punti ancora oscuri che potrebbero spigare fino in fondo la dinamica dell'incidente. Considerando come la macchina guidata da Elena Uccello sia stata spostata dall'urto di una ventina di metri, si pensa che la Lamborghini potesse andare abbastanza veloce. Abbiamo trovato il peso delle due auto coinvolte (Lamborghini Urus e Smart ForFour) e calcolato approssimativamente la distanza percorsa della Smart in seguito all'urto con il Suv di Di Pietro. Secondo il principio della conservazione della quantità di moto in un urto, applicando le formule del caso, abbiamo appurato come la Lamborghini Urus avrebbe potuto avere una velocità intorno ai 100 chilometri orari nel momento dell'impatto.

Il conducente del suv poteva guidare una Lamborghini?

Complice di quest'eventualità anche una strada che te lo permette, unita a una macchina - il Suv - estremamente potente. La Lamborghini Urus noleggiata dallo youtuber dall'agenzia Skylimit ha una potenza di 666 cavalli e può raggiungere quella velocità in pochi secondi. Non si esclude che la Lamborghini abbia accelerato subito dopo aver superato la rotatoria arrivando a toccare picchi di velocità altissimi per una strada stretta e trafficata. Nonostante fino alle ultime ore aveva preso forza l'ipotesi che il ragazzo avesse sorpassato un'altra macchina e un autobus prima dello schianto, dei video di sicurezza di un altro bus sembrerebbero smentire il sorpasso. Nonostante infatti sia presente una telecamera nella curva di via Saponara, questa non ha abbastanza campo per poter aver filmato l'incidente. L'ipotesi, quindi, resta quella che vede Di Pietro colpire la Smart di mamma Elena per una distrazione. 

Telecamera di sicurezza sulla curva di Via Saponara

Per la difesa, il maggiore capo d'accusa è quello che vede Elena Uccello non aver dato la precedenza alla Lamborghini nella svolta a sinistra. Questo dovrebbe aver causato l'impatto e potrebbe esserci una possibilità che la donna abbia avuto difficoltà nel valutare non tanto la lontananza della Lamborghini, quanto piuttosto la velocità con cui questa stava procedendo verso di lei lungo la via. Mettendoci nella direzione che mantiene l'incrocio con via Mileto sulla sinistra, ad altezza di un sedile da guidatore, si nota come la strada sia in salita e poi subito in discesa. Questo comporta una visuale non del tutto completa delle auto che arrivano dalla direzione opposta con la conseguente probabilità di commettere un errore di valutazione. 

Se verrà confermato, come dalle nostre analisi, che la Lamborghini sfrecciasse a 100 chilometri all'ora, in un secondo il Suv avrebbe percorso 27,7 metri. A 80 chilometri orari invece, secodno quanto affermato dalla difesa, i metri al secondo sono 22. Anche se Elena Uccello avesse dovuto dare la precedenza, in entrambi i casi di velocità della Lamaborghini la mamma non avrebbe potuto vedere l'auto: questo per via della strada in salita, del traffico e di eventuali altre macchine di fronte a lei. In tre secondi la Lamborghini avrebbe percorso 83 metri (100 chilometri all'ora) oppure 66 metri (80 chilometri all'ora), troppi perchè Elena potesse accorgersi dell'auto e potersi fermare nell'effettuare la manovra.

Prospettiva di via Saponara con via Mileto sulla sinistra: all'orizzonte la visuale si interrompe per la pendenza della strada

Una scarsa visibilità data dalla pendenza della strada, una possibile velocità superiore con la quale la Lamborghini stava avanzando unita a una ipotetica distrazione di Di Pietro potrebbero essere le condizioni per le quali si è verificato l'impatto. Resta però da confermare la velocità della Lamborghini e se effettivamente Elena si trovasse ferma nella sua corsia per iniziare la svolta o se fosse già iniziata la manovra verso sinistra al momento dell'impatto. 

Prospettiva della svolta a sinistra su Via Mileto - foto Today.it-3-2

Sempre alcuni residenti ci hanno spiegato come su quella strada sia vigente il limite dei trenta chilometri orari. Ma non solo su via Saponara, quanto piuttosto in tutto il quartiere di Casal Palocco. Il motivo del limite ridotto è per via dei pini che circondano la zona, le cui radici grosse spesso e volentieri rovinano il manto stradale. Una donna residente della zona ha spiegato come il manto sia stato fatto da pochi anni, due o tre, e di come da allora questa strada - soprattutto di sera - sia trafficata da automobilisti che sfrecciano. "Nonostante il limite - ci dice - le auto sfrecciano di sera, quando non c'è traffico. Almeno prima (con il manto rovinato, ) le radici fungevano da dossi naturali".

Il limite dei trenta chilometri all'ora per tutta la via interessata dal percorso della Lamborghini prima dell'impatto non è segnalata: sono presenti un cartello dopo la rotatoria (ma in direzione opposta) e dopo l'incrocio immediatamente successivo a quello coinvolto dall'incidente. Nonostante questi elementi, i residenti spiegano come tutti quelli che abitano nel decimo municipio sappiano del limite, facendo anche riferimento agli youtuber, che ufficialmente abitano nel quartiere Infernetto. Se verrà confermato che gli youtuber sfrecciavano a una velocità superiore a quella consentita, allora forse verrà anche rilevata esattamente la dinamica dell'incidente in cui è venuto a mancare il piccolo Manuel. 

La rabbia dei residenti per una vita spezzata

Quello che resta a Casal Palocco e nell'incrocio teatro di tanto sangue è la rabbia e l'incomprensione. Rabbia per un "sistema che ti costringe a fare queste pazzie, delle follie senza senso" ci spiegano i residenti. Rabbia per una bravata che si è trasformata in tragedia. Rabbia per il dolore di una perdita così grande. "Scrivete delle indagini, delle ipotesi e delle dinamiche - ci dicono. Ma per favore, non dimenticatevi del piccolo Manuel e di mamma Elena". 

Poster - foto Today.it

Tra chi chiede pene più severe e chi invece semplicemente giustizia, la comunità del decimo municipio di Roma si interroga su come rendere più sicura la strada. Via Saponara mai come ora era stata teatro di un incidente così grave. E secondo le persone che abitano nella zona, quello che serve di più è incominciare a educare maggiormente le persone, sopratutto i giovani. È la proposta di Fabio, ex insegnate che chiede che vengano fatti corsi di sensibilizzazione nelle scuole per un migliore "vivere civile". E sulla civiltà anche altri due residenti si soffermano, spiegandoci come oggi la società "per acchiappare like e visualizzazioni ti spinge a fare follie del genere: questo non può essere considerato un lavoro, soltato una pazzia". A prescidnere dal giudizio di ognuno su quanto sia da considerare legittima la società e il lavoro dei The Borderline (e del conseguente dibattito che è sorto in questi ultimi giorni proprio sul tema), l'ultimo pensiero di tutta Casal Palocco resta per Manuel, Elena e la sorellina Aurora.

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