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Venerdì, 26 Aprile 2024
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A cura di Chi ha paura del buio?

Pianeti vagabondi: potrebbe esserci acqua liquida sulle loro lune

Non tutti i pianeti orbitano sicuri e tranquilli attorno a una stella madre. Anzi. Si stima che nella sola Via Lattea ci siano circa 300 miliardi di "pianeti vagabondi", che vagano cioè solitari nello spazio interstellare dopo essere stati espulsi – per i motivi più disparati – dal loro sistema stellare. Ne sono stati individuati solo alcuni, ma ce ne sono innumerevoli là fuori. E qualcuno, stando a uno studio pubblicato proprio oggi, potrebbe avere delle lune in grado di ospitare la vita.

Lo studio fa uso di un modello numerico ideato da Tommaso Grassi, astrofisico all'Università di Monaco, e collaboratori. Il modello è stato usato per simulare le dinamiche fisico-chimiche che agiscono nell'atmosfera di una luna grande come la Terra in orbita attorno a un pianeta vagabondo delle dimensioni di Giove. Lune così grandi, oltre a garantire la presenza di un'atmosfera degna di questo nome (la pressione in superficie sarebbe comparabile con quella terrestre), sono assolutamente possibili, perché in grado di sopravvivere all'espulsione dal sistema stellare e rimanere in orbita stabile attorno al loro pianeta.

I risultati dello studio sono estremamente interessanti. Secondo il modello di Grassi, infatti i raggi cosmici – particelle altamente energetiche emesse da stelle, supernovae e quasar – possono catalizzare la formazione di acqua in atmosfera a partire da idrogeno molecolare e anidride carbonica. Quanta acqua? Molto meno di quella presente negli oceani terrestri, ma comunque circa 100 volte più di quanta ce n'è nella nostra atmosfera. Ipotizzando che quest'acqua piova poi al suolo, rimarrebbe allo stato liquido per via del calore sviluppato dalle forze mareali esercitate sulla luna dal pianeta, ma anche per via dell'effetto serra prodotto dall'anidride carbonica atmosferica. Insomma, queste lune potrebbero ospitare bacini di acqua liquida in superficie: in linea di principio sarebbero abitabili! E questo nonostante l'assenza di una stella come fonte di energia.

Finora non è mai stato osservato direttamente un satellite naturale in orbita attorno a un pianeta vagabondo, ma nulla vieta che ce ne siano a bizzeffe. Questo studio suggerisce una volta di più, dopo la scoperta di oceani globali sotto le superfici di Encelado, Europa e altri satelliti nel sistema solare esterno, che le lune meritano l'attenzione degli astrobiologi non meno dei pianeti.

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