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Domenica, 28 Aprile 2024
Cosa succede ora / Pakistan

Saman Abbas, dal giudice ok all'estradizione del padre. Ora la palla passa al governo pakistano

L'uomo è detenuto nel carcere di Adyala per l'omicidio della 18enne che aveva rifiutato un matrimonio combinato. Il legale di parte civile: "Quello della Corte è un parere tecnico"

La Corte pakistana ha espresso parere favorevole alla richiesta di estradizione di Shabbar Abbas, il padre di Saman, la 18enne pakistana uccisa a Novellara (Reggio Emilia). All'uomo, attualmente detenuto in Pakistan, è stata anche negata la libertà su cauzione. Lo ha riferito il legale dello stesso Shabbar, l'avvocato Akhtar Mahmood, secondo quanto anticipato sui social da "Chi l'ha visto?". Il governo del Pakistan può per bloccare la decisione, "in base alla sezione 13 dell'Extradition act del 1972", ha aggiunto il legale rispondendo a una domanda dell'inviato del programma. Il magistrato ha disposto che l'indagato resti a disposizione delle autorità Italiane nel carcere di Adyala per il collegamento in videoconferenza con le udienze in corso in Italia. Sulla richiesta di estrazione presentata dall'Italia dovrà ora decidere il governo, non essendoci accordi bilaterali fra i due Paesi. 

"Quello della Corte pakistana è un parere tecnico" ha detto all'Adnkronos l'avvocato Barbara Iannuccelli, legale di parte civile nel processo in corso in Italia, "ora vedremo la decisione dello Stato pakistano. Noi speriamo di vedere Shabbar Abbas in Italia prima della sentenza".  "Riguardo ai tempi  - ha proseguito Iannuccelli - è difficile fare pronostici, ma speriamo che la decisione del Pakistan sia a breve perché in Italia il processo è ancora nel vivo". 

Il processo per la morte di Saman Abbas

Shabbar Abbas è a processo davanti alla Corte d'Assise di Reggio Emilia insieme ad altri imputati per l'omicidio della 18enne pakistana scomparsa nella notte tra il 30 e il 31 aprile di due anni fa dopo essersi opposta al matrimonio combinato dalla famiglia e ritrovata cadavere solo lo scorso anno. A processo per il delitto, oltre al padre della ragazza, ci sono altri quattro familiari di Saman: lo zio Danish Hasnain, i cugini Ikram Ijaz e Numanhulaq Numanhulaq, e la madre Nazia Shaheen (ancora latitante). Gli imputati devono rispondere tutti di omicidio premeditato in concorso, sequestro di persona e soppressione di cadavere.

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