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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Coppette mestruali: così funziona l’alternativa economica agli assorbenti

Anche in Italia si diffonde l'utilizzo di un dispositivo medico alternativo a quelli più conosciuti che è pratico, comodo e soprattutto economico ed ecologico. Ecco di cosa si tratta

Nonostante le prime diffidenze, durante il periodo del ciclo mestruale molte donne hanno deciso di sostituire i tradizionali assorbenti o tamponi interni con l’innovativa idea delle ‘coppette’ che, dopo essersi diffuse in Inghilterra e America, sta prendendo ampiamente  piede anche in Italia. 

Si tratta di una specie di imbuto realizzato in silicone medicale morbido totalmente anallergico da inserire all’interno della vagina come un tampone che, grazie alla sua particolare forma, raccoglie l flusso in uscita, ma che, a differenza dei normali assorbenti, va svuotato e ripulito prima di un nuovo inserimento. 

Il dispositivo va poi sciacquato accuratamente con l’acqua e lavato con un sapone neutro o con un detergente intimo; due volte al mese, invece, prima e dopo il ciclo mestruale, va sterilizzato con acqua bollente per 5-10 minuti con qualche goccia di Amuchina Medicale per un’azione davvero disinfettante.

Per scegliere la coppetta mestruale giusta, bisogna considerare, oltre all’abbondanza del proprio flusso, anche la propria età, visto che per le ragazze è previsto un modello differente rispetto a una donna che ha già partorito.

Svariati i vantaggi dell’utilizzo: andare in vacanza e fare il bagno in mare non sarà più un problema, così come fare sport diventerà estremamente confortevole. I due aspetti che più hanno colpito le donne che hanno iniziato ad utilizzarla sono il lato economico (usata correttamente, infatti, dura fino a 15 anni e il suo costo si va dai 15 ai 30€) e quello ecologico, dato che gli assorbenti hanno un periodo di decomposizione lunghissimo. 

Al momento non sono state indicate né dai produttori né dai ginecologi particolari controindicazioni se non quelle di evitare l’utilizzo della coppetta mestruale nei sei mesi successivi ad un parto naturale, un aborto, una colposcopia o un intervento chirurgico vaginale. Per quanto riguarda gli anticoncezionali, invece, non avranno problemi le donne che utilizzano la spirale o il diaframma, mentre è sconsigliata a chi inserisce l’anello vaginale.

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