Piselli e zucchine per assaggiare i veri sapori della 'carne'
Secondo una ricerca americana, i vegetariani hanno più potenziale sessuale rispetto a chi si ciba di proteine animali
Carote, piselli, ravanelli... tutte le virtuose proprietà del variopinto mondo vegetale trovano tra le lenzuola il luogo giusto per dimostrare i loro corroboranti benefici. E loro, i fedeli adepti alll'irreprensibile credo del vegetarismo, si fregano le mani per la scoperta scientifica che eleva la loro dignità sessuale a dinamo istigatrice di impetuose prestazioni.
Secondo quanto emerso dalla ricerca americana dell'Università di Berkeley e pubblicata sulla rivista scientifica 'Hormones and Behaviour', i carnivori affamati di proteiche scorpacciate animali avrebbero meno chance di soddisfare i bisogni erotici del partner a causa dell'assenza dei fitoestrogeni contenuti nella soia. Nell’alimentazione vegana, infatti, quella che non prevede il consumo di carne e derivati animali come latte, burro, uova o miele, i sostituti vegetali delle proteine animali come i fagioli di soia alzano i livelli ormonali e migliorano l'attività sessuale.
Tutto parte da alcuni test effettuati su un gruppo di scimmie, i colobi, che vivono nel Parco nazionale di Kibale in Uganda e, proprio perchè primati, dovrebbero avere le stesse caratteristiche della specie umana.
Monitorati per 11 mesi, l'equipe ha registrato quello che mangiavano, concentrandosi sull'aggressività, sulla frequenza degli accoppiamenti e della cura di sè. Alla fine sono state misurate le variazioni dei livelli ormonali ed è emerso che il maschio di colobo rosso che si nutriva delle foglie di un albero tropicale ricco di sostanze molto vicine alla soia, aveva una maggiore concentrazione di estradiolo, l'ormone del sesso e trascorreva più tempo a fare sesso e meno a occuparsi di se stesso.
Insomma, latte di soia e formaggio di tofu deprimeranno anche il palato degli estimatori di fiorentine e bistecche, ma sotto le lenzuola sono loro a soddisfare quegli antichi, insaziabili, "appetiti".
