Trans models: quando la modella è un transessuale

Modelle androgine, visi squadrati e fisici scheletrici: sulle copertine dei più patinati magazine di moda se ne vedono davvero tante. Siamo pronti a tutto, anche all'arrivo nel dorato mondo del fashion system di modelle/i transgender: ebbene sì, a New York si trova una vera e propria agenzia che ingaggia top models sui generis. Un nome un programma quello della Trans Models, realtà fondata lo scorso anno dalla modella thailandese Peche Di, anche lei trans che, stanca di vedere la sua sessualità come un limite nel mondo del lavoro, ha deciso di cambiare le carte in tavola per chi, come lei, intende fare carriera tra passerelle e servizi fotografici.

La mission di Peche è dunque quella di far cadere il concetto di "diverso" trovando ingaggi a mannequins trans fino ad oggi esclusi per la propria identità garantendo loro gli stessi diritti dei colleghi, ovvero essere pagati semplicemente per essere sè stessi. Al momento tra i composit presenti in agenzia figurano quelli di 19 individui di cui 10 uomini e 9 donne, bellezze diverse per razza, colore della pelle etc. ma accomunate da un fattore: essere uniche, in tutto e per tutto.

La novità sta incuriosendo sempre più clienti che hanno deciso di orientarsi verso un nuovo modo di intendere la moda lasciandosi alle spalle ogni sorta di pregiudizio: perché porsi dei limiti quando, in realtà, il concetto di bello vanta un'infinità di sfaccettature? A tale proposito sono state lungimiranti realtà come Budweiser e Smirnoff che si sono rivolte all’agenzia per assoldare nuovi volti da impiegare nelle loro campagne pubblicitarie: “Ci assumono proprio perché possiamo offrire un nuovo elemento alla loro marca, alla loro immagine. Perché siamo autentiche e autentici" - ha dichiarato Peche Di.