Il porno è una scienza: ecco la prima rivista specializzata
A cadenza trimestrale, ‘Porn Studies’ intende erudire la massa sulle dinamiche della pornografia, perché, spiegano gli esperti, “è diventata una parte importante della vita di molte persone”
Un articolo sul ‘valore dell'hard femminista organico’ inaugurerà i contenuti scientifici di 'Porn Studies', una nuova rivista che a cadenza trimestrale si occuperà di tematiche come pornografia e rappresentazione sessuale.
Pubblicata da Routledge e curata dagli scienziati britannici Feona Attwood e Clarissa Smith, il giornale affronterà il significato del materiale sessualmente esplicito nella cultura contemporanea, perché, spiegano gli esperti, “Il porno sta diventando una parte importante della vita di un numero crescente persone, anche se non si sa ancora cosa significa, realmente, per queste persone".
Le aree di studio comprenderanno "la dimensione economica delle produzioni pornografiche, le connessioni tra questi film e il cinema mainstream, le dimensioni delle star del porno”, partendo dal presupposto che questa materia possa essere considerata una scienza vera e propria, come affermano i collaboratori della pubblicazione: “Vogliamo spiegare i meccanismi che il porno innesca nel singolo e nella società, l'economia di una simile industria e le relazioni col cinema tradizionale e con i costumi sociali e politici”.
Il lancio della rivista aveva già scatenato qualche polemica nell’estate del 2013, quando più di un osservatore trovava negativo che la pornografia potesse essere normalizzata a tal punto e Gail Dines, attivista anti-pornografia e professoressa di sociologia al Wheelock College di Boston, scriveva sul The Observer che, mentre era di vitale importanza che la pornografia fosse studiata, nutriva seri dubbi circa la direzione editoriale che avrebbe intrapreso la rivista. Il dibattito è ancora aperto.
