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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Il rinvio per l'acconto Irpef e per la dichiarazione dei redditi a novembre

Entro il 30 vanno versati gli acconti Irap, Ires e Irpef, a meno che non si risieda in zona rossa: in questo caso il termine slitta al 30 aprile per i contribuenti soggetti agli Isa, gli Indici sintetici di affidabilità fiscale. Ma l'idea è di estendere il rinvio a tutti i territori

L’idea di far slittare la dichiarazione dei redditi di novembre e, vista l’emergenza Covid, anche il secondo acconto Irpef relativo al 2020 gira dalle parti del ministero dell'Economia da giorni. Perché l'emergenza coronavirus mette in difficoltà i conti di cittadini, famiglie ed aziende. E perché è difficile chiedere ai contribuenti soldi in questo periodo. 

Il rinvio per l'acconto Irpef e per la dichiarazione dei redditi a novembre

Il viceministro dell'Economia Pier Paolo Baretta dice oggi al Mattino che il tema è sul tavolo e si sta discutendo di come articolare gli interventi, ma anche l'Agenzia delle Entrate dovrà dire la sua su come muoversi. A spingere per il rinvio ci sono ragioni anche tecniche, spiega il quotidiano: i commercialisti chiedono da tempo proroghe perché l'emergenza ha complicato il lavoro degli studi. E poi c'è l'opposizione, che chiede al governo una pace fiscale: "Serve - ha detto Silvio Berlusconi - un anno bianco fiscale, con lo stop a ogni pagamento di tasse e tributi".

Entro il 30 novembre vanno versati gli acconti Irap, Ires e Irpef, a meno che non si risieda in zona rossa: in questo caso il termine slitta al 30 aprile per i contribuenti soggetti agli Isa, gli Indici sintetici di affidabilità fiscale. Ma l'idea è di estendere il rinvio a tutti i territori.  Il decreto Agosto aveva stabilito che avrebbero beneficiato del rinvio solo i contribuenti che avevano avuto un calo del fatturato pari a un terzo. Con il rinvio dei pagamenti esteso a tutti si avrà l’opportunità di potersi basare su consuntivi e dati certi per i calcolo degli acconti e non sullo storico dei redditi del 2019 che per via dell’emergenza non è più indicativo per molte attività che hanno avuto i guadagni ridotti o azzerati nel corso del 2020. Al contrario, almeno per ora, non sono previsti rinvii sul fronte della pace fiscale: in altre parole le rate della rottamazione-ter e del saldo e stralcio (in scadenza il 10 dicembre) dovranno essere pagate puntualmente. 

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