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Venerdì, 26 Aprile 2024
Stangata in arrivo

Caro bollette: le aziende chiudono e città al buio aspettando le promesse di Draghi

Gli ordini ci sono ma costa troppo produrre: in 1500 già in cassa integrazione mentre un vero e proprio salasso attende le famiglie. Il premier annuncia un intervento di "ampia portata"

Numeri alla mano gli italiani sono alle prese con un vero e proprio salasso. La "sorpresa" nelle bollette non sarà delle migliori: importi quasi raddoppiati nei primi tre mesi del 2022 rispetto al trimestre precedente. Un duro colpo per molte famiglie, con bilanci già messi alla prova dal Covid. E le imprese non reggono più: gli ordini ci sono ma costa troppo produrre. La conseguenza? I 1.500 addetti già in cassa integrazione. Non sono messi meglio i Comuni e i sindaci spengono i luoghi simbolo delle città per protesta. tutti attendono le mosse del Governo. Per ora c'è solo la promessa di Draghi di un intervento di "ampia portata".

Bollette record, quanto aumentano luce e gas

Il Governo cerca le risorse

Le parole del presidente del Consiglio, Mario Draghi, arrivano da Genova. Parla con uno scopo chiaro: rassicurare. Il Pnrr servirà a sostenere crescita e stabilità nel medio periodo ma l'Esecutivo sta lavorando a un nuovo provvedimento per calmierare gli aumenti di luce e gas. "Il Governo - testuali parole - non dimentica il presente e il presente oggi ci fa vedere una realtà caratterizzata dalle difficoltà che famiglie e imprese hanno per i prezzi dell'energia elettrica. Volevo utilizzare questa circostanza per dire che il Governo sta preparando un intervento di ampia portata nei prossimi giorni".

A snocciolare i numeri è il sottosegretario al ministero dell'Economia, Maria Cecilia Guerra. Il nuovo intervento - previsto per la prossima settimana - dovrebbe valere tra i 5 e i 7 miliardi e si dovrebbero anche "rafforzare i bonus sociali". Gli aiuti però da qualche parte dovranno pur arrivare. Palazzo Chigi e Mef escludono (per ora) il ricorso a uno scostamento di bilancio, ma la ricerca dei fondi è in corso. Motivo per il quale non si può a oggi quantificare quante sono le risorse disponibilil. Si parte da circa 4 miliardi che arrivano in parte (per circa 1,5 miliardi) dalla prima mini tassazione degli extraprofitti realizzati dagli impianti a fonti rinnovabili. Altre risorse dovrebbero arrivare dalla destinazione dell'intero incasso delle aste di Co2 alla riduzione delle bollette. 

I sindaci spengono le città

Contro il caro bollette la risposta dei sindaci è d'impatto, quantomeno visivo. Alle 20 di oggi, 10 febbraio, monumenti e uffici pubblici saranno al buio.

"Le risposte dal Governo alle nostre richieste non sono sufficienti. Evidentemente non si percepisce il rischio che questa crisi si ripercuota negativamente sui bilanci degli enti locali e di conseguenza, soprattutto, sulla possibilità di erogare con continuità i servizi pubblici ai cittadini", spiega il presidente Anci (Associazione nazionale dei Comuni) e sindaco di Bari, Antonio Decaro. "Per questo motivo molti Comuni del Paese spegneranno simbolicamente l'illuminazione di un edificio rappresentativo o di un luogo significativo per la comunità. Speriamo che in questo modo si possa comprendere a quali rischi si va incontro se non si interverrà presto con un sostegno adeguato a coprire almeno tutti gli aumenti previsti in questi mesi", prosegue.

Per fare un esempio su tutti, solo a Roma il "caro bollette ha un impatto molto significativo, tra 40 e 50 milioni in un anno: ovvero tre anni di trasporto scolastico, tre mesi di mense, 180 km di manutenzione stradale". Numeri dati dal sindaco Roberto Gualtieri annunciando l'adesione all'iniziativa.

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