Canone Rai, il governo ci ripensa: non sarà più in bolletta

ROMA - Emendamento sì, emendamento no? Canone sì, canone no? Alla fine, dopo una mattinata in cui tutto sembrava deciso, il governo ha fatto nuovamente marcia indietro. Ora, secondo quanto filtra da fonti di Palazzo Chigi, l'esecutivo sembrerebbe aver abbandonato l'idea di accorpare il canone Rai con la bolletta elettrica, soluzione questa che aveva fatto discutere e non poco. 

"La riflessione in atto per ridurre e semplificare il canone - riferisce il Corriere della Sera, citando fonti interne al governo - è strategica ma appare improbabile che l’ipotesi di metterlo in bolletta possa maturare entro questa legge di stabilità visti i tempi tecnici troppo stretti". Smentito così indirettamente il sottosegretario all'Economia, Antonello Giacomelli, che in mattinata aveva spiegato: "Contiamo di presentare in Senato un emendamento alla legge di stabilità per inserire questa norma con l’intenzione di renderlo effettivo già da gennaio dell’anno prossimo. Con questo strumento consideriamo di recuperare in modo pressoché totale l’evasione. Questa situazione - aveva concluso - non è più tollerabile".

In effetti l'idea di unire canone Rai e bolletta elettrica - con tutti i problemi del caso, alcuni dei quali sollevati anche dal garante per l'energia - nasce proprio dall'esigenza di recuperare le cifre non versate dagli evasori. La soluzione ideata, infatti, punterebbe sulla quantità - far pagare più persone - abbassando le somme, che varierebbero tra i sessanta e i novanta euro a seconda del reddito. Tutto sembrava pronto. Ma non lo era.