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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Pensioni, conguagli impazziti: per l'Inps non ci sono errori

Assegni azzerati e trattenute improprie, aveva denunciato ieri il sindacato Spi-Cgil. Poi è arrivato il chiarimento dell'istituto di previdenza

Il sindacato dei pensionati della Cgil ieri ha segnalato l’invio da parte dell’Inps di alcuni "conguagli impazziti" su tutto il territorio italiano sulle pensioni in pagamento da gennaio 2017. In alcuni casi – si legge in una nota dello Spi – “l’assegno di marzo è stato del tutto azzerato, in altri invece sono state operate erroneamente e impropriamente delle trattenute”.

"Da quanto abbiamo appreso – continua il sindacato che chiede all’Inps di intervenire per risolvere il problema – l’ente attribuisce tali errori ad un malfunzionamento della nuova piattaforma fiscale. Fatto sta che questa situazione sta provocando non pochi disagi a molti pensionati, ai quali consigliamo di rivolgersi al patronato Cgil per inoltrare la domanda di ricostituzione della propria pensione. All’Inps invece chiediamo di intervenire quanto prima”.

Dopo poche ore è arrivata la risposta chiarificatrice dell’Inps che ”non ha rilevato alcun malfunzionamento della piattaforma”. L’Inps, afferma in una nota, “ha recentemente specificato le modalità di applicazione dei conguagli fiscali di fine anno 2016 da parte dell’Istituto nella qualità di sostituto d’imposta. Queste modalità, disciplinate per legge, prevedono che, nelle ipotesi di incapienza, possano derivare posizioni con pensioni azzerate. La legge infatti prevede una rateizzazione solo per titolari di pensione non superiore a 18mila euro lordi annui, per i quali viene effettuata d’ufficio una dilazione senza interessi per 11 rate di uguale importo”, conclude l’istituto di previdenza.
 

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