Record di lavoratori in Italia da 30 anni a questa parte
Cresce il numero dei contratti a tempo indeterminato ma aumenta anche la disoccupazione giovanile: i dati sul lavoro in Italia
Da almeno 30 anni non c'erano così tanti occupati in Italia: ora sono 23,3 milioni. Secondo gli ultimi dati Istat diffusi e relativi all'occupazione, oltre all'aumento degli occupati si registra un numero crescente di dipendenti con contratto a tempo indeterminato e di autonomi, ma aumenta anche la disoccupazione tra i giovani. Cosa ci dicono i dati dell'Istat sul mondo del lavoro in Italia?
Numero di occupati da record
A gennaio 2023, rispetto al mese precedente, aumentano occupati e disoccupati mentre diminuiscono gli inattivi. L'Istat ha diffuso i dati di gennaio e sottolinea l'aumento del numero di occupati che arriva a superare 23,3 milioni, il numero più alto da 30 anni a questa parte, da quando è iniziata la rilevazione mensile dell'Istat sugli occupati.
Rispetto a dicembre 2022, il tasso di occupazione sale al 60,8 per cento (+0,1 punti). Ma per quanto riguarda la disoccupazione l'Istat ha rilevato che tra dicembre 2022 e gennaio 2023 è cresciuta per tutte le classi di età.
Su base annua, tutte le classi di età registrano l'aumento del tasso di occupazione e la diminuzione di quelli di disoccupazione e di inattività fatta eccezione per i 50-64enni, tra i quali la disoccupazione è in aumento.
Più contratti a tempo indeterminato ma più giovani disoccupati
Occupazione e inattività mostrano invece andamenti contrapposti: l'occupazione diminuisce a fronte di una crescita dell'inattività tra chi ha meno di 35 anni; tra chi ha più di 35 anni, invece, l'occupazione cresce e l'inattività cala.
L'occupazione, indica l'Istat, cresce (+0,2%, pari a +35mila) per donne, dipendenti permanenti e per chi ha più di 35 anni; risultano in calo i dipendenti a termine, gli autonomi e i giovani. Il numero di persone in cerca di lavoro cresce su base mensile (+1,7%, pari a +33mila unità) tra le donne e i minori di 50 anni.
Il tasso di disoccupazione totale sale al 7,9% (+0,1 punti), quello giovanile al 22,9% (+0,7 punti). La diminuzione del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,7%, pari a -83mila unità) coinvolge uomini, donne e persone con più di 35 anni d'età. Il tasso di inattività scende al 33,9% (-0,2 punti).