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Sabato, 27 Aprile 2024
L'evoluzione del Cv

Come è cambiato il curriculum vitae oggi e come adeguarsi

L'avvento del digitale, le esigenze provocate dalla pandemia e l'evolversi del mondo del lavoro hanno cambiato anche il modo in cui va compilato un cv

Il curriculum vitae è la rappresentazione più efficace ed immediata di quella che è la stata la carriera formativa e professionale di un lavoratore. Si tratta di uno strumento indispensabile per candidarsi ad un’offerta di lavoro e per presentarsi ad un potenziale nuovo datore di lavoro.

Nel corso degli ultimi tempi è avvenuta una vera e propria evoluzione digitale che ha coinvolto ogni singola area del business, provocando grossi mutamenti. Soprattutto per quel che riguarda l’organizzazione di una società. E’ così che anche i settori delle risorse umane e del recruiting sono stati coinvolti da questo cambiamento radicale. Ma come?

Ogni fase che riguarda azienda e collaboratori si è modificata profondamente per adattarsi alla rivoluzione digitale in atto. E, sicuramente, anche il processo di ricerca dei nuovi candidati e di recruiting degli stessi ha subito delle sostanziali modifiche.

Il CV nell’era digitale

La rivoluzione digitale è entrata a far parte integrante del processo di recruiting. Ed è così che gli head hunter si mettono in contatto con i potenziali candidati attraverso l’utilizzo delle piattaforme internet. Come, ad esempio, Linkedin. Questo social network dedicato ai professionisti, infatti, è in grado di fare da tramite tra l’azienda che ricerca nuovo personale e i lavoratori interessati ad un nuovo impiego.

Le offerte di lavoro, ormai, vengono pubblicate quasi esclusivamente online. È proprio per questo motivo che è diventato indispensabile capire come sia cambiato il ruolo del cv nel corso degli ultimi mesi. Ma, soprattutto, quali siano gli elementi indispensabili per renderlo uno strumento efficace e di grande successo. 

Come adeguarsi

La prima cosa fondamentale da fare è quella di capire quanto sia indispensabile adeguare il proprio curriculum vitae alle nuove richieste del mercato. Partendo dal presupposto che, ad esempio, gli annunci di lavoro vengono pubblicati per lo più online, diventa più che mai indispensabile tenere sempre a portata di mano il proprio cv in versione elettronico digitale. 

Se un cv tradizionale poteva sembrare quasi anonimo, ecco che con la versione digitale c’è la possibilità di inserire font grafici, colori o icone in grado di rendere la lettura più interessante. Lo stesso discorso vale per l’eventuale aggiunta di link verso le pagine social, il blog personale o un portfolio di propria produzione. Questo dettaglio, infatti, consente di rendere più interattivo il documento e, di conseguenza, più accattivante. 

I profili social

Se ci si sta accingendo a scrivere il proprio cv, è utile sapere innanzitutto quali siano gli elementi da considerarsi indispensabili. Oltre a segnalare i più “classici” nome e cognome, data di nascita, indirizzo, recapito telefonico, mail, sarebbe utile anche aggiungere i propri profili social. Dando, però, una priorità a quelli che potrebbero avere una rilevanza in ambito professionale come, ad esempio, Linkedin o Facebook. Ma se si è un influencer e ci si sta candidando ad una posizione di marketing, vanno bene anche Twitter o Instagram. Così come Pinterest per la presentazione dei propri progetti grafici o fotografici.

Non bisogna dimenticare, infatti, che sono sempre più i recruiter che cercano di identificare la personalità di un nuovo potenziale dipendente, sbirciando nelle piattaforme social. Grazie a questo sistema, infatti, gli head hunter sono in grado di verificare le informazioni riportate nel cv. Ma anche di capire il grado di competenza del candidato nel suo settore. 

Attenzione alle keyword

Il processo di recruiting fino a qualche anno fa avveniva attraverso l’analisi di ogni singolo cv ricevuto da parte dell’addetto alla selezione del personale. Oggi, invece, la scrematura delle candidature avviene attraverso un sistema più rapido e tecnologico. Accade molto spesso, infatti, che gli head hunter si avvalgano di programmi o tool in grado di individuare all’interno dei documenti la presenza o meno di specifiche parole chiave all’interno dei cv. 

Le keyword in questione altro non sono che termini che descrivono delle competenze, un titolo formativo, il percorso scolastico intrapreso, le skills acquisite nel corso degli anni o la propria attuale posizione lavorativa. Ma quali sono le parole chiave su cui porre l’attenzione? 

A dire il vero non esiste un elenco standard che vada bene per tutti. Molto dipende, infatti, dal tipo di ruolo per cui ci si candida. E, ovviamente, anche per la tipologia di area professionale in cui è inserita la posizione a cui si ambisce. In linea di massima, tuttavia, è possibile suddividerle nelle seguenti macro aree. 

Skills specifiche di settore

Si tratta per lo più di competenze tecniche considerate indispensabili per lo svolgimento di un determinato impiego. Queste devono essere state già acquisite dal candidato in seguito alla frequentazione di un corso specifico o professionalizzante, oppure attraverso precedenti esperienze lavorative. 

Competenze trasversali

Sempre più richieste dai recruiter, si tratta di aspetti della personalità di un candidato che possono fare davvero la differenza al momento della scelta. Ci riferiamo, ad esempio, al problem solving, alla resilienza, alla capacità di lavorare in gruppo, alla gestione del tempo, etc. 

Posizione lavorativa

Sarebbe utile inserire, all’interno del proprio cv, delle parole chiave riprese dall’annuncio di lavoro. Se, per esempio, nel titolo dell’offerta c’è scritto “addetto al marketing”, è possibile individuare come keyword efficace il termine marketing.

Percorso formativo

All’interno di questa sezione è possibile identificare come potenziali parole chiavi eventuali corsi frequentati, laurea, dottorati di ricerca e master. 

Personalizzare il cv in base alla job description

Un altro consiglio utile per rendere il proprio cv efficace è quello di personalizzarlo in base alla job description che ci si ritrova di fronte. Questo, ovviamente, non significa dichiarare il falso o inserire esperienze lavorative mai svolte. Anzi. Il consiglio migliore sarebbe quello di mettere in evidenza le skills, le esperienze lavorative e il percorso formativo più attinenti alla ricerca in questione. Se, ad esempio, ci si candida per una posizione di grafico pubblicitario, è indispensabile sottolineare le esperienze lavorative più attinenti a tale posizione.

Ma anche le competenze in ambito di web design, disegno grafico e illustrazione. Così come la frequentazione di corsi specifici per questo settore. Prima di inviare il proprio cv, inoltre, è bene analizzare la job description presentata nell’annuncio. E mettere in risalto nel proprio curriculum i requisiti di cui deve essere dotato il candidato e che vengono richiesti dall’azienda. Sempre che, anche in questo caso, se ne sia già in possesso. 

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