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Venerdì, 26 Aprile 2024
La somma aggiuntiva

Pensioni: chi avrà fino a 655 euro in più (ma per un solo mese)

Quattordicesima 2023: si tratta di una somma aggiuntiva alla pensione corrisposta dall'Inps a luglio o a dicembre. L'assegno varia in base agli di anni di contribuzione e al reddito: il minimo è 336 euro. Ecco a chi spetta e tutti i dettagli

Fino a un massimo di 655 euro in più, ma per un solo mese. Tra circa due mesi arriva la quattordicesima, cioè la somma aggiuntiva della pensione corrisposta ogni anno dall'Inps a luglio o a dicembre. La riceveranno i pensionati con almeno 64 anni di età e alcuni requisiti specifici di reddito. Nel dettaglio, si tratta di una somma aggiuntiva alla pensione corrisposta dall'Inps a luglio o a dicembre di ogni anno e introdotta dall'articolo 5, commi da 1 a 4, del decreto legge 2 luglio 2007 numero 81, in seguito convertito con modificazioni nella legge 3 agosto 2007, numero 127. Spetta ai pensionati di almeno 64 anni che hanno un reddito complessivo fino a un massimo di 1,5 volte il trattamento minimo annuo del fondo pensioni lavoratori dipendenti fino al 2016, e fino a due volte il trattamento minimo annuo del fondo lavoratori dipendenti dal 2017.

L'assegno in questione varia a seconda degli anni di contribuzione e del reddito complessivo del pensionato: si parte da un minimo di 336 euro e si arriva a un massimo di 655 euro. Ricevono la misura anche le vedove che percepiscono la pensione di reversibilità, purché ci siano alcune condizioni anagrafiche e di reddito: aver compiuto 64 anni entro il 31 luglio e avere redditi non superiori a due volte il trattamento minimo Inps. La prestazione, sottolinea l'istituto nazionale di previdenza sociale, viene pagata sulla rata pensionistica di luglio per coloro che perfezionano i prescritti requisiti entro il 31 luglio dell'anno di riferimento.

Per coloro che, invece, perfezionano il requisito anagrafico richiesto dal 1° agosto in poi, la corresponsione sarà effettuata sulla rata di dicembre dell'anno di riferimento. In ogni caso il pensionato che ritenga di averne diritto e non riceva la somma può comunque farne richiesta alla sede, presentando anche la dichiarazione reddituale. Se le condizioni risulteranno verificate, la quattordicesima sarà pagata sulla prima rata utile. In ogni caso, qualunque sia l'importo erogato, la quattordicesima mensilità non costituisce reddito né ai fini fiscali né ai fini dell'erogazione di prestazioni previdenziali e assistenziali.

Gli importi della quattordicesima 2023. Tabella da pensioneelavoro

Gli aumenti per le pensioni minime, con gli arretrati

Non è finita qui. Per quanto non ci sia ancora l'ufficialità, a luglio 2023 dovrebbero inoltre arrivare finalmente gli aumenti destinati ai titolari di pensioni minime, decisi con la legge di stabilità. Oltre all'incremento stabilito per legge, i pensionati beneficiari riceveranno anche gli arretrati per i mesi non pagati. Oltre a rideterminare le percentuali di indicizzazione delle pensioni all'inflazione (già diventate effettive), con lamanovra il governo ha introdotto un ulteriore incremento per gli assegni pari o inferiori al trattamento minimo Inps (che è di circa 563 euro), dell'1,5% per il 2023 e del 2,7 per il 2024. Per chi ha 75 anni o più invece l'aumento è stato maggiorato al 6,4%. Il che vuol dire che con un assegno di 563,74 euro si ha diritto a poco più di 8 euro in più sul cedolino, che diventano circa 36 per i pensionati con età pari o superiore a 75 anni.

Finora però questi aumenti sono rimasti solo sulla carta. A quanto pare il problema principale è stata la fretta con cui è stata redatta la norma, visto che non è stata circoscritta la platea potenziale di beneficiari che ricevono un importo minimo, attualmente stimabile in due milioni di persone. In sostanza, considerando che l'incremento è pari a 1,5 punti percentuali per l'anno 2023, chi ha meno di 75 anni e un assegno complessivo di 563,74 (il minimo Inps) otterrà 8,46 euro al mese in più, quindi 572,20 in totale. Chi invece ha più di 75 anni avrà una maggiorazione di 36,08 euro, che porterà l'assegno mensile a 599,82 euro.

A inizio aprile l'Inps ha diffuso una circolare in cui ufficializzava gli aumenti, ma la data effettiva di messa a pagamento non è ancora ufficiale. Sembra tuttavia molto probabile che gli incrementi scatteranno con i pagamenti di luglio. Certo è che i titolari di pensione minima avranno diritto anche agli arretrati, visto che la legge di bilancio stabilisce che gli aumenti riguardano i pagamenti "per ciascuna delle mensilità da gennaio 2023 a dicembre 2024, ivi compresa la tredicesima mensilità spettante".

Gli aumenti previsti - Tabella Inps-4

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