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Domenica, 28 Aprile 2024
Decreto Asset

Arriva la tassa sugli extraprofitti delle banche, a cosa serve e quanto vale

La norma è stata varata, a sorpresa, nel corso del Consiglio dei ministri prima della pausa estiva. Le risorse sbloccate serviranno per sostenere il taglio delle tasse e i mutui sulla prima casa. Titoli a picco in Borsa

Via libera al prelievo del 40% sugli extraprofitti maturati dalle banche. La norma è stata varata, a sorpresa, nel corso dell'ultimo Consiglio dei ministri prima della pausa estiva che si è svolto ieri 7 agosto. Il provvedimento è stato inserito nel cosiddetto decreto "Asset". La prima conseguenza tangibile è il crollo dei titoli in Borsa. Vediamo di cosa si tratta, perché è importante.

Cosa è la tassa sugli extraprofitti delle banche

Il prelievo del 40% sugli extraprofitti maturati dalle banche è limitato al 2023. Le somme così recuperate saranno impiegate per sostenere il taglio delle tasse e le spese per i mutui per l'acquisto della prima casa. A spiegarlo è stato il vicepremier Matteo Salvini, nel corso della conferenza stampa dopo il Consiglio. "Questo fondo che pensiamo sarà abbastanza congruo - annuncia - andrà ad alimentare le voci sul taglio delle tasse e il sostegno per i mutui sulla prima casa. Il ministro Giorgetti ha portato in Consiglio una norma di equità sociale".

"Non entriamo nel merito delle cifre - aggiunge Salvini - ma basta guardare gli utili del primo semestre 2023 delle banche per capire che non stiamo parlando di qualche manciata di milioni, ma si può ipotizzare di alcuni miliardi". Secondo una prima stima, dovrebbe portare nelle casse dello Stato più di due miliardi.

Cosa cambia con l'ok del Cdm al decreto "omnibus"

Secondo quanto si apprende, la nuova tassa sugli extraprofitti delle banche non potrà comunque superare il 25% del patrimonio netto alla data di chiusura dell'esercizio antecedente a quello in corso al primo gennaio 2023. L'imposta straordinaria, inoltre, non è deducibile ai fini delle imposte sui redditi e dell'imposta regionale sulle attività produttive. 

Tassa sugli extraprofitti delle banche, titoli a picco in Borsa

Il prelievo del 40% scatterà se il margine di interesse registrato nel 2022 "eccede per almeno il 3%" il valore dell'esercizio 2021. Percentuale che sale al 6% confrontando il 2023 col 2022.

L'annuncio da parte del Governo della tassa sugli extraprofitti ha avuto conseguenze immediate. Prima di tutte l'avvio in forte ribasso per il mercato azionario. L'indice Ftse Mib segna un -2,02% a 27.971 punti. Piazza Affari fa decisamente peggio rispetto alle altre borse europee che segnano solo un lieve calo.
A picco le banche, con i principali titoli che hanno aperto solo dopo qualche minuto non riuscendo a formare il prezzo. Intesa cede ora il 7,1%, Unicredit è sul -5,8%, Monte Paschi segna -6,3%. Giù anche il risparmio gestito con Mediolanum -4,9% e Fineco -5,4%.

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