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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Tasse, 2020 l'anno della stangata: occorre pagare pensioni, bot e investimenti

Le imposte indirette cresceranno di quasi 42 miliardi. Unimpresa ha calcolato la pressione fiscale 'reale' che mostra dati ben più alti di quella ufficiale

Tra il 2020 e il 2022 ci sarà una stangata tributaria dal 65 miliardi di euro e la pressione fiscale "effettiva" salirà oltre il 47% del pil, un valore di 5 punti superiore al dato "ufficiale"che non conteggia alcune voci delle entrate per circa 80 miliardi.

È uno dei dati principali che emergono da un rapporto del Centro studi di Unimpresa, secondo il quale rispetto al pil, il totale delle entrate si attesterà al 46,6% nel 2019, al 47,1% nel 2020, al 47,0% nel 2021 e al 46,6% nel 2022. Pertanto nel 2020, il gettito totale salirà a quasi 860 miliardi e il pil reale si attesterà a 1.823 miliardi.

La pressione fiscale (sui contribuenti onesti) è del 48% 

Oggi il totale delle entrate nelle casse dello Stato è pari a 827 miliardi, per passare a 893 miliardi nel 2022: un incremento che sfiora l'8%. È infatti attesa una crescita delle imposte indirette - tra le quali l'Iva è la principale - di quasi 42 miliardi con un'impennata del 16% mentre la spesa pubblica che sfonderà il muro dei 900 miliardi di euro nel 2022.

Tasse, arriva la stangata?

Tasse in crescita per pagare la spesa pubblica che, secondo i calcoli dell'associazione imprenditoriale, salirà fino a 900 miliardi di euro. A incidere in maniera significativa sull'incremento delle uscite a carico del bilancio statale saranno le pensioni (in crescita di quasi 28 miliardi rispetto al 2019), gli interessi da pagare sulle emissioni di titoli di Stato (in aumento di quasi 10 miliardi) e gli investimenti pubblici (in salita di oltre 9 miliardi).

tasse 2019 2022-2

Nel dettaglio, le imposte dirette (in particolare Irpef, Ires e Irap) saliranno di 10,7 miliardi (+4,3%) dai 248,6 miliardi del 2019 ai 259,3 miliardi del 2022; le imposte indirette (tra le quali l'Iva è la principale) saliranno dai 257,3 miliardi del 2019, ai 284,1 miliardi del 2020, ai 294,3 miliardi del 2021, ai 299,0 miliardi del 2020 facendo registrare una lievitazione di 41,7 miliardi (+16,2%).

Stabili le imposte in conto capitale che resteranno attorno a quota 4 miliardi per tutto il periodo osservato. I contributi sociali (ovvero i versamenti per pensioni e previdenza) saliranno di 13,0 miliardi con un incremento dl 5,4% dai 240,6 miliardi del 2019 ai 253,6 miliardi del 2022. Stabili attorno a quota 77 miliardi anche le altre entrate correnti.

Spesa pubblica, crescerà di 60 miliardi

spesa pubblica 2019 2022-2

Secondo i conti di Unimpresa la spesa pubblica, crescerà complessivamente di 59,4 miliardi di euro (+6,8%) nel triennio 2020-2022 rispetto al 2019. Le spese correnti saliranno di 51,5 miliardi (+6,3%) da 812,6 miliardi a 864,1 miliardi. Nel dettaglio, saliranno di 2,3 miliardi (+1,3%) le uscite per gli stipendi dei dipendenti pubblici da 172,6 miliardi a 174,9 miliardi; gli acquisti di beni e servizi passeranno da 144,1 miliardi a 150,0 miliardi con un incremento di 5,9 miliardi (+4,1%). Le prestazioni sociali vedranno una crescita di 33,0 miliardi (+9,1%) da 364,1 miliardi a 397,1 miliardi e sull'incremento peseranno i 27,8 miliardi in più (+10,0%) di uscite per assegni pensionistici (da 277,4 miliardi a 305,2 miliardi) oltre ai 5,2 miliardi di maggior esborso per il comparto previdenza (+6,0%), che passerà da 86,7 miliardi a 91,9 miliardi. Le altre spese correnti rimarranno sostanzialmente stabili (da 67,8 miliardi a 68,5 miliardi), con un lieve incremento di 700 milioni (+1,0%).

L'area delle spese correnti si chiude con gli interessi passivi, in salita, dal 2019 al 2022, di 9,7 miliardi (+15,2%) da 64,0 miliardi a 73,7 miliardi. Quanto alle spese in conto capitale, si registrerà un aumento di 7,9 miliardi (+13,8%) da 57,1 miliardi a 65,0 miliardi: a incidere sulla crescita di questa voce saranno gli investimenti (infrastrutture e grandi opere pubbliche) che saliranno di 9,2 miliardi (+18,0%) da 51,2 miliardi a 60,4 miliardi, mentre le altre spese in conto capitale subiranno una contrazione di 1,3 miliardi (-22,0%) da 5,9 miliardi a 4,6 miliardi). La spesa primaria, ovvero il totale delle spese esclusa la voce per interessi passivi, salirà di 49,7 miliardi (+6,2%) da 805,7 miliardi a 955,4 miliardi; mentre il totale delle uscite dalle casse pubbliche si attesterà, a fine 2020, a 929,1 miliardi con una crescita di 59,4 miliardi (+6,8%) rispetto agli 805,7 miliardi del 2019.

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