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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Il Covid ha fatto aumentare il numero di portatori di Hiv che non sanno di essere sieropositivi

L’allarme lanciato in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids. Esperti dell’Oms e dell’Ecdc fanno notare che dietro al crollo dei nuovi casi si nasconde una sottostima della circolazione del virus

In Europa, a causa del Covid-19, è aumentato il numero di portatori di Hiv che non sanno di essere sieropositivi. A lanciare l’allarme sono gli esperti del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e dell'Ufficio regionale per l'Europa dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). In occasione della Giornata mondiale contro l’Aids, le due organizzazioni hanno stilato uno studio congiunto dal quale emerge la preoccupante tendenza dovuta alla riduzione dei test e al calo di attenzione da parte dei sistemi sanitari sulla lotta alla malattia sessualmente trasmissibile. 

Il rapporto sull’Aids nel Vecchio Continente si apre con un dato che sembra positivo, ma dietro al quale si nasconde una brutta notizia. Lo scorso anno, in Europa, il tasso di nuovi casi accertati di Hiv è crollato del 24 per cento rispetto al 2019. Ciò, si legge nello studio, “è in gran parte dovuto alla riduzione dei test per l’Hiv durante il 2020 a causa delle restrizioni dovute al Covid-19 e delle interruzioni dei servizi”.

Nonostante la potenziale sottostima dei nuovi casi, nel 2020 sono state diagnosticate 104.765 nuove infezioni da Hiv in 46 dei 53 Paesi della regione europea, di cui 14.971 provenienti da Paesi dell'Ue. Ciò corrisponde a 11,8 infezioni di nuova diagnosi ogni 100.000 abitanti nella regione europea.

“Nei prossimi anni, dobbiamo monitorare attentamente le tendenze per garantire che le battute d'arresto dovute al Covid-19 non abbiano peggiorato la situazione della diagnosi tardiva dell’Hiv”, ha dichiarato la direttrice dell’Ecdc, Andrea Ammon. “Inoltre - ha aggiunto - dobbiamo aumentare la prevenzione primaria in tutta la regione, compresa la profilassi pre-esposizione, i test su larga scala e rendere disponibili i trattamenti per l'Hiv immediatamente dopo la diagnosi per il maggior numero possibile di persone”.

“Con l'attenzione del mondo concentrata sulla pandemia di Covid-19, non possiamo dimenticare un altro virus mortale che ha devastato vite e comunità per quasi 40 anni”, ha affermato il Hans Henri Kluge, direttore regionale dell’Oms per l’Europa. “Da quando il virus dell'Hiv è stato identificato per la prima volta nel 1984, ha causato più di 35 milioni di vittime, rendendola una delle pandemie più distruttive della storia”, ha aggiunto Kluge.

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