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Venerdì, 26 Aprile 2024
Il caso

La Crimea è in Ucraina: la gaffe dell'ambasciata russa

Tweet boomerang per i diplomatici di Mosca che evidenzia gli aumenti del carburante in Europa ma include la penisola occupata dal 2014 nel territorio di Kiev

Un caso di scuola di effetto boomerang sui social. L'ambasciata russa in Svezia ha pubblicato su Twitter un'infografica con le tariffe medie dei carburanti in Europa. Lo scopo del post era evidente: collegare l'aumento dei prezzi con il protrarsi della guerra in Ucraina e dunque con il sostegno dei governi Ue a Kiev anche attraverso le sanzioni a Mosca. Tra le misure entrate recentemente in vigore c'è infatti l'embargo sul petrolio e i carburanti provenienti dalla Russia.

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L'infografica, tuttavia, ha attirato l'attenzione degli utenti social per un altro motivo. L'immagine mostra il territorio ucraino che comprende anche la penisola della Crimea. Secondo i confini internazionalmente riconosciuti, la Crimea rientra sotto la giurisdizione di Kiev. Ma la penisola è finita sotto il controllo militare della Russia dopo il primo conflitto con l'Ucraina del 2014. A marzo dello stesso anno, tramite un "referendum popolare" organizzato dalle forze di occupazione russe, la Crimea è stata annessa alla Federazione Russa. Di qui lo stupore per il tweet dell'ambasciata di Mosca che, implicitamente, ha riconosciuto che la Crimea fa parte dell'Ucraina. 

"Grazie all'ambasciata russa per aver riconosciuto che l'Ucraina appartiene agli ucraini! Per favore, puoi ricordarlo anche al Cremlino e a Putin in modo che metta fine a questa guerra criminale e ingiustificata in questo momento e trasferisca tutte le truppe dall'Ucraina alla Russia? Grazie", si legge tra i commenti. "Questo finora è il tweet più divertente del 2023, grazie!", ha ironizzato un altro utente. "Si consiglia ai social media manager dell'ambasciata russa in Svezia di evitare finestre, passerelle e terrazze", ha ironizzato un altro account facendo riferimento alle presunte morti accidentali e suicidi sospetti che hanno visto vittima diversi oppositori del Cremlino negli ultimi mesi.

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