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Domenica, 28 Aprile 2024
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Emily al cinema mostra l'anima fragile e tormentata di Emily Bronte

Esce al cinema il 15 giugno il primo film diretto da Francis O’Connor che sceglie di raccontare la vicenda umana della scrittrice

Chi era la donna che scrisse uno dei romanzi simbolo della letteratura romantica europea? Il film Emily di Francis O’ Connor, in uscita in Italia giovedì 15 giugno distribuito da Bim, fa luce sulla personalità inquieta e immaginifica di Emily Bronte e su quello che c’è dietro un capolavoro letto e amato da molte generazioni. A interpretare la tormentata Emily è un’intensa Emma Mackey, il suo personale Heathcliff, reverendo William Weightman è interpretato da Oliver Jackson-Cohen, la sorella poetessa Charlotte, con cui c’è un rapporto (ovviamente) di amore- odio, ha il volto di Alexandra Dowling, lo scapestrato fratello quello di Fionn Whitehead, e la più piccola dei Bronte, Anna, è interpretata da Amelia Getrhing.

Emily, la trama del film

Emily ripercorre il momento della vita della Bronte che le ispira il suo capolavoro, Cime Tempestose. Siamo nella ventosa brughiera nella prima metà dell’800. Tempi abbastanza bui per essere una fanciulla piena di immaginazione e temperamento. Tanto più se, come Emily, si nasce in una famiglia segnata dalla perdita precoce della madre e con un padre predicatore. Emily reagisce sin da bambina alle difficoltà ambientali e con la complicità dei tre fratelli Branwell, Charlotte e Anne, giocando a creare storie, inventando mondi fantastici, protagonisti coraggiosi e vicende avvincenti. All’inizio del film di Francis O’ Connor troviamo Emily in una fase della vita, tra adolescenza e giovinezza, in cui i suoi due fratelli più grandi, l’adorato Branwell e la severa Charlotte hanno intrapreso la loro strada lontano da casa, tra studi e lavori e lasciando Emily sola nella parrocchia del padre, a chiedersi quale sia la strada giusta per lei, a trascorrere giornate senza molto senso, e a coltivare la sua passione per le storie che però, in un mondo ormai adulto, vengono considerate fantasie dell’infanzia che è ora di abbandonare. La vita della giovane Emily viene scompigliata dalla scoperta dell’amore, ma ancor prima, grazie al fratello ribelle, da quello delle teorie sulla ‘libertà di pensiero’ e su un nuovo modo di guardare al mondo che sta cambiando anche nelle desolate ed apparentemente immutevoli lande dello Yorkshire. L’incontro con un giovane reverendo e il suo spirito ribelle, tra tormenti e tempeste emotive e metereologi che porteranno Emily Bronte a scoprire la vita e ad accettare il suo talento, e guideranno testa, cuore e mano nella scrittura di un capolavoro che ormai è un classico della letteratura europea.

I tormenti di Emily Bronte, una ragazza in cerca della sua strada

Emily Bronte è l’autrice di Cime Tempestose, ma se vi aspettate che questo film racconti davvero la ‘genesi’ del romanzo, o cosa ci sia dietro la stesura di uno dei libri più letti e amati della letteratura europea, le vostre aspettative potrebbero andare parzialmente deluse. Emily è infatti la storia di una ragazza, cresciuta in un contesto soffocante, in un momento storico in cui in tutto il continente ribollono gli animi ed esplodono rivoluzioni, ma nella landa a margine di tutto dove le è toccato di nascere e vivere non c’è eco alcuna di cambiamenti in vista. E cosa deve fare una giovane brillante incastrata in tale situazione? Cercare vie di fuga, alimentare sogni e fantasie, trovare uno sfogo che le eviti la follia. Emily è il racconto di questa ricerca di salvezza, e Cime Tempestose è solo l’ambito traguardo che lo spettatore sa (ma Emily no), alla fine del percorso travagliato verrà tagliato, e rimarrà testimonianza di talento, intelligenza e passione di cui le donne erano capaci, anche prima che fosse loro concesso il permesso di esserlo.

Ma Cime Tempestose è anche usato intelligentemente come perfetto sfondo, a dare rilievo e colorare di destino ineluttabile, le vicende di una fanciulla ‘diversa’ in età vittoriana. E’ nella storia d’amore con il giovane parroco, infelice come si conveniva, che innesca la miccia che fa esplodere Emily e la trasforma da ragazzina inquieta a donna ribelle. E poi, ovviamente, è nei venti che battono la brughiera, nelle tempeste, violente e improvvise, usate come metafore per raccontare le montagne russe emotive di una ragazza che scopre se stessa e rivendica il suo posto nel mondo. Un biopic senza sbavature, opportunamente filtrato attraverso la sensibilità contemporanea, che aiuta lo spettatore a trovare immediatamente momenti di empatia con la giovane Emilly e con il suo faticoso passaggio della linea d’ombra tra giovinezza ed età adulta, tra sogni e realtà, reso più faticoso da un talento che la chiamava insistentemente, ignorando divieti pregiudizi e convenzioni sociali.

Voto: 6,5

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