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Martedì, 30 Aprile 2024

La recensione

Lorenzo Federici

Responsabile di redazione

Loki, il destinato a perdere alla fine ha vinto tutto

Il 10 novembre 2023 è uscita su Disney+ “Gloriosi propositi”, la sesta e ultima puntata della seconda stagione di Loki. Sì, è lo stesso titolo del primo episodio della prima stagione. Il cerchio della serie Marvel si è chiuso. Perfettamente. Il tronfio, arrogante e carico del “fardello” di “gloriosi propositi” dell’inizio ha capito cosa vuole, “che tipo di dio devo essere. Per te, per tutti noi”. L’ex villain redento e di verde vestito. Il trickster ora custode. E in che modo (il finale di stagione, per i pochi che non l’hanno ancora visto. Attenzione: spoilerone).

Loki, perché è la migliore serie Marvel degli ultimi anni

Non giriamoci tanto intorno. Loki, con le due stagioni e con un finale da “tutti in piedi sul divano”, è per distacco il miglior prodotto del Marvel Cinematic Universe degli ultimi anni. Accettate un consiglio: guardatele di fila, come fosse un unico grande film. La prima parte forte, tanto da essere un gioiellino, e rallenta sul finale, la seconda parte lenta, tergiversando un po’ ma seminando briciole per detonare nell’ultima, “gloriosa” (sì, è voluta) puntata. Un finale emozionante, lirico e con un cambio di ritmo incredibile – dal Groundhog Day (sempre grande lode, potente Bill Murray) dell’inizio alla “terza via” intrapresa da Loki. Un cerchio che si apre per poi chiudersi in maniera sontuosa, con poster sullo sfondo che spiega tutto lo script.

E poi c’è la questione cast. Lo avevamo già detto dopo il primo episodio della seconda stagione, ma la cosa va ripetuta. Tom Hiddleston si mangia la scena con uno sguardo (piccolo spoiler: il reboot dell’interrogatorio della prima puntata della prima stagione), Owen Wilson e il suo Mobius tracimano a ogni fotogramma (altro piccolo spoiler: le “dolorose” moto d’acqua) e Ke Huy Quan – fresco debuttante con il suo O.B., anche se è un premio Oscar, - è sul serio l'aggiunta di comicità surreale che impreziosisce il tutto.

Non è ancora finito. Fotografia, scenografia, costumi e anche gli effetti speciali (specie dell’ultima puntata) meritano una sottolineatura con l’evidenziatore. La burocratica, post sovietica, sgranata e “sgarbatamente” retrò ambientazione di Loki  - dalla tunica di Colui che rimane alla TVA, passando per la fondina di Loki e gli attrezzi di O.B. – fanno della serie una cosa a sé. È Loki, dall’inizio alla fine e viceversa. Basta un secondo ed è subito chiaro. Il cerchio diventa sfera e va benissimo così.

Il “destinato a perdere” per definizione – glielo hanno ripetuto per tutta la serie - alla fine ha vinto e si è preso in mano ogni cosa (letteralmente).

Voto: 9

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