rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
life

Rifiuti, raccolta differenziata: ecco come farla correttamente

Il cartone della pizza va nella carta? Gli scontrini dove li butto? Un vaso di porcellana devo gettarlo nel vetro? Sono solo alcuni dei più comuni dubbi che assalgono chi si cimenta nella differenziazione dei rifiuti

Sempre più comuni italiani stanno aumentando il numero di punti di raccolta dove effettuare la differenziata. Ma se da un lato questo ampliamento, seppur a rilento, sta portando l’Italia su standard accettabili per quanto riguarda il ciclo dei rifiuti, dall’altro rimangono aperti molti quesiti per il cittadino. Le diciture standard sui cassonetti (vetro, metallo, carta, generico, umido) troppo spesso non sono accompagnate dalle descrizioni delle caratteristiche che un oggetto deve possedere per finire in uno o nell’altro cassonetto. Capita dunque che molti cittadini non conoscendo la differenza tra i diversi materiali, inconsapevolmente sbaglino cassonetto. 
 

Nei punti di raccolta ai bordi delle strade presenti nelle nostre città, oltre al cassonetto per la tradizionale indifferenziata sono presenti:
Organico. Chiamato anche umido, in esso vanno raccolti tutti gli scarti alimentari, sia di origine vegetale che animale, oppure gli scarti di potatura. I rifiuti organici sono composti all’incirca dall’80% di acqua e il non smaltimento produce una notevole quantità di percolato. È uno degli scarti più importanti tra quelli che produciamo occupando circa 35% di tutta l’immondizia generata. I rifiuti organici più comuni sono: ogni avanzo di cibo, gusci di uovo, crostacei, frutta secca, erba, foglie secche, pasta, ossi e lische di pesce, stuzzicadenti, residui di legno , sughero , cenere, carbone, caffè lettiere di animali domestici. Come contenitori domestici di questi materiali l’ideale sarebbero le buste biodegradabili in Mater-Bi, che possono essere gettate con tutto il contenuto nell’apposito cassonetto.

Carta. Spesso nel secchione carta gettiamo ogni tipo di carta. Sbagliatissimo! Innanzitutto solo può esservi inserito solo materiale prodotto da cellulosa. Inoltre la carta per poter essere riciclata deve essere pulita, ovvero senza la presenza di olii o macchie di grasso, inoltre non deve essere bagnata. Si deve gettare nel cassonetto carta quella di: giornali, riviste, libri, scatole, cartoncino e tetrapack. Non vanno mai gettate invece carta sporca, carte plastificate, carte metallizzate, carte oleate, carte vetrate, carta carbone e carta termica (scontrini) . La conclusione del ciclo del riciclo di una tonnellata di carta permette di salvare 15 alberi, 440 mila litri di acqua ragia e 7.600 kilowatt ore di energia elettrica.

Plastica. Altro dilemma è quello legato ai materiali generati da polimeri. In pratica tutte le bottiglie, i flaconi e confezioni per alimenti, sacchetti di plastica, pellicole cellophane e contenitori per cosmetici rientrano tra la plastica riciclabile. La cosa fondamentale è però che questi prima di essere gettati vengano lavati, cosa che pochissime persone al momento fanno. L’ideale è schiacciare i contenitori e bottiglie prima di gettarle per diminuire il volume di materiale all’interno del cassonetto. Importante è il non gettare mai nella bottiglie e contenitori che abbiano contenuto sostanze tossiche, oppure polistirolo, pannolini e assorbenti sporchi.

Vetro e metalli. A seconda dei diversi comuni questi due materiali vengono raccolti insieme o meno, come può capitare che metalli e lattine vengano raccolti insieme alla plastica. E’ importante sapere che il vetro è un materiale riciclabile all’infinito e che il riciclo permette un risparmio del 75% di materia prima (sabbia, soda, calcare e feldspati) e centinaia di litri di petrolio necessari alla sua fusione. Si possono gettare nel vetro: vasetti, bottiglie, lenti di occhiali, vasetti dello yogurt, cristallo. Per quanto riguarda i metalli tutti i barattoli, anche in questo caso lavati, carta stagnola, fogli di protezione di alluminio. Non vanno mai inserite le lampadine.

Nel cassonetto comune dell’indifferenziata vanno invece a finire: accendini, addobbi, nastri, attaccapanni in plastica, cotton fioc, calamite, peli, capelli, carta oliata (quella degli affettati), carta vetrata, cera, chiodi, ovatta, matite, penne, sigaretti, lucida scarpa, lamette, siringhe, padelle, cd, cassette, spugne, gomme da masticare, preservativi, saponi, spugne, panni elettrostatici, unghie, piastrine per zanzare, polveri da aspirapolvere.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rifiuti, raccolta differenziata: ecco come farla correttamente

Today è in caricamento