Venezia 2013: applausi per "Gravity" con George Clooney
La stampa approva il film di fantascienza diretto da Alfonso Cuaròn con il divo americano, giunto al Lido insieme alla collega Sandra Bullock per la gioia di fan e fotografi
La 70esima Mostra del Cinema di Venezia parte bene. Il film di apertura "Gravity" è stato presentato alla platea della stampa e al termine della proiezione in 3D del film di Alfonso Cuaròn sono scattati gli applausi.
Il film racconta la storia della dottoressa Stone, un'ingegnere medico che viene assegnata per la sua prima esperienza su una navicella spaziale, guidata dal veterano Matt Kowalsky che invece si trova al suo ultimo volo prima del ritiro. Un incidente distrugge la nave e lascia isolati completamente Stone e Kowalsky, che si ritrovano così alla deriva nello spazio.
Per il giudizio del pubblico bisognerà aspettare la presentazione ufficiale al termine della cerimonia di apertura nella Sala Grande del Palazzo dl Cinema questa sera.
Intanto a Venezia 2013 sono arrivate le prime star: George Clooney e Sandra Bullock, protagonisti del film di Cuaròn, sono già sbarcati al Lido.
Clooney (abito grigio e occhiali da sole) è arrivato insieme alla collega e sono stati acclamati dai fan in delirio, sotto il fuoco di fila dei fotografi e dei cameramen.
Il film sarà nelle sale italiane il 3 ottobre, distribuito dalla Warner Bros.
La prima giornata di festival si è aperta anche con un piccolo giallo: lo sceneggiatore romeno Razvan Radulescu, membro della Giuria Opera Prima, non sarà a Venezia perché è stato derubato sul treno che lo portava in Laguna. "È stato derubato di tutto, praticamente lasciato nudo. Era su un treno ad alta velocità, un Tgv, che dalla Francia lo portava a Venezia", ha detto il direttore della Mostra Alberto Barbera presentando i giurati di questa edizione. La giuria della sezione Opera Prima, presieduta dalla regista Haifaa Al Mansour e di cui fa parte anche l'italiana Maria Sole Tognazzi, resterà così composta da sei persone e non da sette, come programmato in origine.
