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Sabato, 27 Aprile 2024
EGITTO / Egitto

Egitto verso la guerra civile: oltre 100 morti al Cairo

I Fratelli Musulmani accusano la forze di sicurezza di aver attaccato, sparando gas lacrimogeni e pallottole, la folla pacifica che bloccava il Ponte 6 ottobre sul Nilo, nel centro del Cairo

Sono almeno 75, oltre 100 per la Fratellanza Musulmana, i morti accertati nell'attacco sferrato all'alba di oggi contro il sit-in a oltranza organizzato a Il Cairo dalla formazione islamista per protestare contro il colpo di mano militare che ha deposto Mohamed Morsi, ex presidente egiziano. Le cifre ufficiali fornite dal governo egiziano parlano invece di 20 morti, ma le testimonianze sul campo fanno pensare che questo bilancio sia largamente sottostimato.

I Fratelli Musulmani accusano la forze di sicurezza di aver attaccato, sparando gas lacrimogeni e pallottole, la folla pacifica che bloccava il Ponte 6 ottobre sul Nilo, nel centro del Cairo. Nell'ospedale da campo allestito in piazza Rabaa al-Adawiya sarebbero già stati portati 37 cadaveri, la maggior parte dei quali con lesioni da arma da fuoco alla testa, al collo e al torace.

LA POSIZIONE DEL GOVERNO - La responsabilità degli scontri costati ieri la vita a decine di persone in tutto l'Egitto è dei manifestanti islamisti: lo ha dichiarato il ministro degli Interni egiziano, Hani Abdellatif, precisando inoltre che la polizia ha utilizzato solo gas lacrimogeni. "I Fratelli Musulmani non hanno voluto che la giornata trascorresse pacificamente e hanno cercato di provocare disordini in diversi governatorati, in particolare al Cairo ed Alessandria", ha spiegato il portavoce del Ministero. Il Ministero ha ribadito che gli agenti hanno utilizzato solo i gas lacrimogeni, facendo intendere che le vittime fra i manifestanti islamisti sono state uccise in scontri con altri gruppi e non con le forze dell'ordine.

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