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Sabato, 27 Aprile 2024
Ucraina

Kiev volta pagina. Tymoshenko, l'abbraccio della Merkel: "Benvenuta nella libertà"

Con la fuga del presidente Yanukovich e la nomina di un nuovo Capo dello Stato (provvisorio) l'Ucraina pensa alle elezioni di maggio. Telefonata Berlino-Mosca: Angel Merkel e Vladimir Putin vogliono "preservare l'integrità territoriale dell'Ucraina"

KIEV (UCRAINA) - L'Ucraina è a un punto di svolta. Con la fuga del presidente Yanukovich e la nomina di un nuovo Capo dello Stato (provvisorio) l'Ucraina prova a voltare pagina. Il compito di guidare il Paese fino alle elezioni del 25 Maggio va a Oleksander Turchinov, nuovo Presidente ad interim al lavoro per formare in poche ore un esecutivo provvisorio. Fra i papabili per il ruolo di premier proprio Yulia Tymoshenko, l'ex primo ministro di cui lui era un fidato collaboratore, finalmente scarcerata dopo 3 anni e ancora una volta simbolo della rinascita Ucraina. Ma lei nicchia per ora, aspetta di capire come evolverà la situazione a Kiev e nel resto del paese nelle prossime ore.

Angel Merkel e Vladimir Putin vogliono "preservare l'integrità territoriale dell'Ucraina": lo rende noto Berlino. I due leader hanno avuto oggi una lunga conversazione telefonica. La Merkel prima si era felicitata con la Tymoshenko salutandola con un "benvenuta nella libertà". Yulia Tymoshenko, liberata ieri, non intende diventare primo ministro ad interim nel governo provvisorio di unità nazionale che verrà nominato entro martedì in Ucraina. Lo riferisce il suo partito della Madrepatria, citato dall'agenzia russa Interfax. L'ex primo ministro ucraino è stata liberata ieri dal carcere, dopo che il parlamento di Kiev ha abolito la legge in base alla quale era stata condannata

L'OPINIONE - La strada verso la pacificazione però potrebbe essere ricca di ostacoli come spiega il politologo Vladimir Fesenko. L'opposizione controlla la situazione a Kiev e nella maggior parte delle regioni ucraine, ma non ovunque. Il principale pericolo per i nuovi leader può essere il rifiuto di questo nuovo potere per le classi più agiate delle regioni russofone. L'ex presidente filomoscovita Yanukovich è stato scaricato dal suo stesso partito e nei palazzi ha preso il via la pulizia dei suoi fedelissimi ma questo potrebbe non bastare ad appianare le divisioni nel Paese: "Se la minaccia di una rottura diventasse reale, con una parte del Paese che non accetta le nuove autorità, ci si troverebbe di fronte a due scenari: la Jugoslavia o la Cecoslovacchia, ovvero una rottura violenta o una transione pacifica", spiega l'esperto.

PROFONDE DIVISIONI - Che il paese sia profondamente diviso, lo conferma quanto accaduto domenica a Sebastopoli, in Crimea, dove fa base la flotta russa. In migliaia sono scesi in piazza per denunciare a gran voce: "Nella capitale hanno preso il potere i fascisti. Il nuovo potere vuole privare i russi dei propri diritti e della cittadinanza", ha detto uno dei manifestanti pro-russi.

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