Il Paese che dichiara lo stato di emergenza per un'ondata di omicidi tra gang
Non si tratta di piccoli gruppi armati ma di "eserciti" rivali: tra le bande criminali più note ci sono la Mara Salvatrucha e la Barrio-18, che contano circa 70mila affiliati. Le autorità annunciano il pugno duro
Stato d'emergenza per un mese con assembramenti vietati e arresti possibili anche senza un mandato. Così a El Salvador le autorità provano a fermare l'ondata di violenza, a causa della guerra tra gang, che sta travolgendo il Paese lasciando una lunga scia di sangue. Solo ieri, 27 marzo, ci sono stati 11 omicidi. Non parliamo di piccoli gruppi armati ma di "eserciti" rivali. Tra le bande criminali più note del Paese ci sono la Mara Salvatrucha e la Barrio-18, che contano circa 70mila affiliati.
Le gang si contendono il territorio con omicidi, estorsioni, traffico di droga e armi. Davanti all'escalation criminale, il presidente Nayib Bukele ha chiesto e ottenuto dal Parlamento la proclamazione dello stato d'emergenza.
E sui social la polizia annuncia il pugno duro. Su Twitter vengono postate le foto degli arrestati, delle armi e della droga sequestrata con l'hashtag #GuerraContraPandillas "Stiamo concentrando il personale per la guerra contro le gang svolta a livello nazionale. Cattureremo i criminali che fanno piangere il popolo salvadoregno. Non permetteremo che i loro crimini e offese rimangano impuniti".
Este domingo 27 de marzo, se han registrado 11 homicidios en el país hasta las 11:30PM.
— PNC El Salvador (@PNCSV) March 28, 2022
El homicidio ocurrido en Jujutla, corresponde a un pandillero de la MS. pic.twitter.com/Ac9fK8Z3TL
