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Lunedì, 29 Aprile 2024

Alberto Pezzella

Giornalista, Videomaker

Qual è lo stipendio giusto di un parlamentare

Smettiamola di dire che i parlamentari "prendono troppi soldi". Smettiamola con questo populismo da "quanto ci costano i politici" o "dovrebbero vivere con mille euro al mese". Certo, i 4.718 euro al mese di cedolino, che il deputato Piero Fassino ha sventolato alla Camera, sono un buon stipendio, quasi uno "stipendio d'oro". Una "buona indennità", l'ha definita il parlamentare Dem, che poi continua e sottolinea con l'espressione (poco felice) "E va bene così".

Questo "va bene così" non è un aggrapparsi alle poltrone in pelle di Montecitorio. Non è un'auto-proclamazione di quanto vengono pagati i politici oggi. C'è - o almeno ci dovrebbe essere - un motivo se "va bene così" e si spiega in una sola parola: incorruttibilità. Il principio che sta alla base di un "buon stipendio" di un parlamentare dovrebbe essere - qui il condizionale è d'obbligo - strettamente legato alla minor possibilità di diventare un "politico corrotto", in rapporto alla qualità della vita e al Paese in cui vive. In sostanza: più soldi ho, e meglio sto, più è difficile corrompermi.

Tra il dire e il fare però c'è di mezzo la Danimarca e il Sud Sudan.  La Danimarca e la Finlandia sono gli stati con la minor "percezione di corruzione" secondo l'organizzazione non governativa Transparency International. Qui lo stipendio base lordo di un deputato è di circa 8 mila euro. Il Sud Sudan, con un pil pro capite 33 volte inferiore a quello della Danimarca (12 miliardi di dollari rispetto rispetto ai 400 miliardi della Danimarca), risulta invece tra i paese più corrotti al Mondo.

Il Sud Sudan è uno degli Stati più corrotti al mondo-2

I parlamentari italiani oggi però strappano lo stipendio più alto d'Europa. E si torna così a guardare al dito, ovvero al cedolino di Fassino, senza guardare la luna, o meglio il suo lato oscuro. Il lato al buio del nostro satellite naturale dovrebbe guardare i meriti dietro al cedolino di deputati e senatori che si chiamano - o dovrebbero chiamarsi - produttività, responsabilità, esperienza, presenza e reperibilità nel lavoro, così come esposizione al rischio e specializzazione.

Perché gli stipendi dei deputati italiani sono i più alti d'Europa

Sono tutti valori, meriti e virtù che fuori dalle Camere fanno bella mostra anche nel nostro cv in formato europeo di ognuno di noi e che sì, devono - o dovrebbero - essere pagati. Medici, professori universitari, dirigenti della pubblica amministrazione ma anche dirigenti Rai o magistrati. Cariche e curriculum di tutto rispetto che viaggiano su "stipendi d'oro" molto simili a quelli del nostro Piero Fassino, se non superiori.

Ma in fondo fare politica oggi è sempre più un mestiere bistrattato e in malo modo relegato dall'opinione pubblica ad un tweet sui social e qualche comparsata tivù, anche se nella realtà dei fatti non lo è affatto. I valori, con la "V" maiuscola, di chi siede a Montecitorio, non dovrebbero - mio ultimo condizionale - essere trattati di minor conto rispetto a quelli di un primario di un ospedale o di un togato. Valori e meriti che vanno pagati e "va bene così". Basta solo averli e rispettarli.

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