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Lunedì, 29 Aprile 2024

Gianluca Anoè

Giornalista

Vi spiego come il pc sarà presto più intelligente dell'uomo

Nei giorni scorsi, Elon Musk si è sbilanciato nel corso di un'intervista su X con Nicolai Tangen, numero uno di Norges Bank Investment: "Immagino che entro la fine dell'anno avremo un'IA più intelligente di qualsiasi umano". Il riferimento è alla cosiddetta Agi - artificial general intelligence, intelligenza artificiale forte, in italiano - un super sistema con una 'mente' in tutto e per tutto simile a quella umana, oltre a una sviluppata capacità di autoapprendimento. Il tycoon ha sottolineato che lo scenario potrà verificarsi se e solo se la fornitura di energia elettrica e le componenti hardware saranno in grado di soddisfare le crescenti richieste delle nuove tecnologie, e di quelle a venire.

Musk sarà buon profeta? Come prima cosa, riavvolgiamo il nastro. Nel 2014, per la prima volta, il miliardario patron di Tesla e SpaceX aveva preannunciato che di lì a un anno sarebbero diventate pienamente affidabili e operative le automobili elettriche a guida autonoma. Un'affermazione diventata, a buona ragione, la protagonista di diversi meme: è trascorso ormai un decennio, un arco temporale decisamente ampio, durante il quale il miliardario ha ripetuto a più riprese che "l'anno dopo" sarebbe state quello buono. Per ora, stiamo ancora aspettando. Nel 2017 aveva profetizzato invece che entro il 2020 Neuralink avrebbe impiantato il primo chip nel cervello di un uomo: è effettivamente successo, ma solo pochi mesi fa, con un ritardo di quattro anni.

La fotocamera che ci spoglia con l'intelligenza artificiale (per sensibilizzare sui deepfake)

C'è una costante, Musk ha la passione per il pronostico, ma le sue intuizioni non sono poi così affidabili e soprattutto ama correggere il tiro (più e più volte). A fine 2023  aveva pronosticato che solo entro il 2029 sarebbe stato possibile maneggiare un'intelligenza artificiale superiore, di fatto allineandosi alla previsione di Demis Hassabis, tra i fondatori di DeepMind di Google, secondo il quale l'Agi "potrebbe essere raggiunta entro il 2030". Ora il tycoon ha cambiato idea, evidentemente progressi tecnologici degli ultimi 100 giorni lo hanno convinto che 18 mesi sono più che sufficienti per alzare l'asticella e avere una IA intelligente quanto, o addirittura di più, dell'uomo. Solo l'ennesima sparata? (ricordiamoci che lo stesso potentissimo Musk si era detto certo che entro il 2024 l'uomo sarebbe potuto andare su Marte).

Nessuno, ad oggi, è stato tanto ottimista quanto l'imprenditore nato in Sudafrica. Hassabis di DeepMind e Sam Altman, amministratore delegato di OpenAI, sono convinti che non manchi poi così tanto all'avvento dell'Agi, ma il 2025 è fuori discussione. Per Hassabis, come già anticipato, l'anno buono potrebbe essere il 2030: "Abbiamo avviato DeepMind nel 2010 e lo abbiamo pensato come un progetto ventennale - ha detto recentemente nel corso di un podcast -. Penso che siamo sulla buona strada, e non sarei sorpreso se avessimo sistemi simili all'Agi entro il prossimo decennio". Altman, invece, si è sempre rifiutato di fare una stima temporale, arrivando addirittura a sostenere di non essere in grado di dire in cosa consista l'Agi. Tuttavia, ha spiegato che sistemi più intelligenti dell'uomo potranno essere sviluppati "in un futuro ragionevolmente vicino".

C'è anche chi vede l'avvento dell'Agi ben più distante, oltre il 2030. Yann LeCun, una delle figure di maggior rilievo nel campo della ricerca sull'intelligenza artificiale e oggi a capo della divisione AI di Meta, sostiene che la transizione verso un modello superiore di IA non è immediata, e potrebbero volerci, addirittura, dei decenni. "C'è chi dice che avremo l'Agi entro il prossimo anno", ha commentato riferendosi a quanto pronosticato da Musk, sottolineando che "non sta accadendo, perché è molto più difficile di quanto pensiamo". LeCun, inoltre, tende a minimizzare quanto si dice intorno all'intelligenza artificiale di oggi, e quindi del futuro: "Per ora, i modelli non sono migliori di un gatto nell'apprendimento", ha commentato di recente.

Non ho competenze per dire la mia, ma una considerazione è possibile farla. Due sono le possibilità: o Elon Musk è ancora più visionario di quanto non si sia dimostrato negli ultimi decenni, e sta nascondendo dei grossi sviluppi in quello che oggi è uno dei settori più delicati e controversi sul quale le big company stanno concentrando i propri sforzi; o Elon Musk non ha perso occasione, per l'ennesima volta, di attirare su di sé l'attenzione del mondo (come non lo facesse con cadenza quasi quotidiana), consapevole di andare inevitabilmente incontro al rischio di essere messo alla berlina. Se il mondo scientifico è piuttosto concorde nel collocare l'avvento dell'Agi non prima di cinque, forse dieci anni, la seconda tra le due possibilità sembra quella più probabile.

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