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Martedì, 19 Marzo 2024
Lavoro

Covid: PwC, non ha fermato assunzioni, da gennaio oltre 700 nuovi ingressi


Milano, 21 mag. (Labitalia) - "Nell’ultimo anno, nonostante il Covid, il flusso di ingressi in PwC non si è mai fermato. Da gennaio a inizio aprile abbiamo dato il benvenuto ad oltre 700 nuovi colleghi di cui oltre il 90% ha meno di 30 anni ed entro fine giugno saranno oltre 1.000 i nuovi talenti che entreranno a far parte della nostra organizzazione nel primo semestre 2021. Oggi contiamo quasi 7.000 persone in tutta Italia. Il 65% lavora dalla sede di Milano, la nuova Torre PwC a City Life, il 20% dallo storico quartiere della Garbatella a Roma, nella sede di Largo Fochetti completamente rinnovata e il resto nelle altre 22 città italiane in cui siamo presenti con i nostri uffici". A dirlo Luca Ruggi, hr director PwC Italia.


"Circa il 50% dei nuovi ingressi - ricorda - ha interessato la consulenza, soprattutto relativa al mondo tech, il 30% l’audit, e il 20% le altre linee di servizio in cui operiamo, in particolare a supporto di operazioni complesse di acquisizioni e cessioni societarie".


"Il lavoro in presenza nei nostri uffici - sottolinea - è elevato anche grazie alle ampie superfici delle nostre sedi rinnovate di recente e funzionali ad assicurare un adeguato distanziamento. Gli spazi si possono prenotare tramite app e, già prima della pandemia, abbiamo messo le basi per rendere il lavoro remoto realmente smart: si opera da casa quando ha un senso farlo, si viene in ufficio quando è più utile farlo, activity based e la parola d’ordine non è un mero fatto logistico ma un approccio nuovo e integrato al lavoro e agli spazi in cui si esplica. Un’altra parola d’ordine per noi è anche flessibilità che passa attraverso una logica di permeabilità degli uffici rispetto al territorio".


"Le selezioni - avverte - vengono gestite quasi esclusivamente in digitale e abbiamo provveduto ad inserire la firma elettronica per evitare inutili perdite di tempo e scomodità. Ciò ci consentirà di continuare anche in futuro con un modello ibrido a metà tra fisico e digitale a seconda delle esigenze: fisco dove l’interazione in presenza aggiunge valore, digitale dove la comodità e agilità della smaterializzazione è un indubbio vantaggio. Nonostante alcuni osservatori ritengano che il massiccio utilizzo del lavoro da remoto possa farci diventare 'liberi professionisti' senza legami con l’organizzazione, per l'azienda è un imperativo continuare a sentirsi parte della firm condividendone purpose e valori e conservando la voglia ed il bisogno di relazionarsi grazie ad un’ambiente di lavoro nel quale ci si sente come a casa; per questo ha continuato a realizzare attività sociali, aperitivi virtuali e gare di cucina anche grazie ad un utilizzo sempre più massiccio dei social".


"Nell’ultimo periodo - commenta Luca Ruggi - sono stati registrati impatti molto positivi sulle attività correlate al welfare e wellbeing con le quali abbiamo cercato, in linea con i nostri valori, di prenderci ancora più cura delle nostre persone. Si è puntato molto sull’equilibrio psico-fisico di tutti e prevediamo che, una volta usciti dal Covid, verranno apprezzate sia le attività di palestra e meditazione in presenza ma anche il supporto di personal trainer e nutrizionisti a distanza e supporti psicologici per i momenti di difficoltà. PwC è stata recentemente premiata nel contest Well@work – charge the energy, annuale appuntamento sui temi del benessere organizzativo organizzato da Hcr international group con la presenza delle più importanti aziende italiane, come l’organizzazione con il miglior e più completo progetto di welfare e wellbeing".


"Il Covid - aggiunge - per noi ha rappresentato anche un acceleratore sulle riflessioni riguardo le soft skills. Le caratteristiche su cui puntiamo di più sono l’intelligenza emotiva, la capacità di fare accadere le cose, di rispondere a problemi complessi in una organizzazione che deve attivarsi trasversalmente con la necessità di lavorare in team. Abbiamo digitalizzato il 'Welcome on board' che oggi prevede incontri virtuali con i professionisti delle risorse umane e che consente grande flessibilità nella fruizione dei contenuti e che viene completato grazie ad un confronto fisico con la leadership, dove si affrontano temi alti e aspirazionali".


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