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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Sostenibilità: dal ristorante 6 consigli anti-plastica


Roma, 19 apr. (Labitalia) - Sei suggerimenti per fare la propria parte nella lotta alla plastica. A proporli, in vista della Giornata della Terra (22 aprile), Obicà Mozzarella Bar, gruppo di 24 ristoranti in Italia e nel mondo, che per l'occasione annuncia anche l’introduzione di box monouso ecosostenibili nei locali che effettuano servizi di take away e delivery che gradualmente sostituiranno i vecchi contenitori in plastica. I ristoranti Obicà hanno infatti rinnovato i box contenitori adeguandosi con anticipo alle norme europee che entreranno in vigore nel 2021 e salvaguardando nel contempo il gusto dei cibi trasportati e il design delle confezioni.


“Nel mondo, le materie plastiche costituiscono l'85% dei rifiuti marini. Sotto forma di microplastiche sono presenti anche nell'aria, nell'acqua e finiscono anche sulle nostre tavole e Obicà condivide con i propri clienti l’attenzione per l’ambiente. Per queste ragioni, il brand ha iniziato ad attivarsi per contribuire alla riduzione dei danni ambientali con una presa di posizione non solo ideologica e teorica, ma anche pratica e attiva che gradualmente si estenderà a tutta la ristorazione”, afferma Davide Di Lorenzo, Ceo di Obicà. Ecco, quindi, i sei suggerimenti.


1. Usa borracce e bottiglie di vetro. Le bottiglie di plastica sicuramente sono comode ma, considerando l’impatto ambientale, su questo fronte il gioco non vale la candela. Sono disponibili infatti moltissime alternative che si possono acquistare per avere sempre con sé la propria acqua: piccole borracce o bottiglie di design dai prezzi, dai colori, dalle forme e dai materiali più disparati che si trovano sia prodotte da grandi brand della moda e dello sport, sia più a buon mercato da Decathlon, Tiger o Dmail. Contenitori colorati e glam che possono essere lavati e riutilizzati all’infinito e permettono di rifornirsi anche dove l’acqua è potabile o alle fontanelle in strada, per un risparmio che va anche oltre l’ambiente.


2. Usa saponi e detersivi ricaricabili. L’ideale sarebbe divertirsi a produrre il sapone home made e nonostante sia un passatempo molto in voga in questo periodo, non tutti hanno il tempo o la passione per farlo in casa. Nonostante ciò, è possibile rimediare per saponi, shampoo e detersivi almeno con acquisti consapevoli scegliendo prodotti sfusi, presenti in molti punti vendita, che consentono di recarsi in negozio e ricaricare il proprio contenitore o usare comunque le confezioni più grandi riducendo così l’impatto ambientale delle confezioni monodose che possono essere comodamente conservate e riempite all’occorrenza.


3. Meglio la 'schiscetta' del sacchetto e della pellicola. Per chi fa pausa pranzo in ufficio o prepara il cibo per un picnic o una scampagnata, questo consiglio è sempre utile. Molto spesso si utilizzano infatti i sacchetti per alimenti perché hanno un ingombro minore e possono essere buttati dopo l’utilizzo. Ma a che prezzo? Per l’ambiente molto alto. In alternativa, sarebbe meglio optare per i contenitori di cibo, che occupano più spazio e vanno riportati a casa ma si possono riutilizzare. Anche per questi oggetti esistono moltissime varianti, più o meno colorate e particolari, alcune soluzioni sono anche salvaspazio e dopo l’utilizzo si richiudono su se stesse, altre sono dotate di molteplici scomparti che in realtà offrono anche il vantaggio di mantenere separati gli alimenti e alcuni modelli hanno delle tecnologie integrate che permettono di mantenere i cibi caldi o freddi a secondo delle necessità.


4. Evita abiti di plastica. Oggi molti nuovi vestiti sono costituiti di materiali sintetici come: poliestere, acrilico, lycra, spandex, nylon. In altre parole, tessuto di plastica. Tutti i tessuti sintetici creano inquinamento da microfibre quando riciclati. È per questo che al momento dell’acquisto è preferibile optare per abiti con cotone organico, canapa, lana e altre fibre naturali. A volte il posto migliore per trovare questi materiali è online, facendo attenzione a non richiedere imballaggi di plastica quando si effettua l'ordine.


5. Togli la plastica dal viso. Nel dentifricio, nello scrub per il viso e per il corpo, così come in alcuni detergenti, sono presenti delle microsfere di plastica. Queste sostanze, per lungo tempo sono state esaltate da pubblicità e packaging. Oggi, però, si sa che alle proprietà cosmetiche e ai benefici che rendono queste sostanze fantastiche per la cura della persona corrisponde un costo altissimo per il pianeta. Vale la pena essere 'più belli' lasciando in eredità ai propri figli anche miliardi di palline che ogni giorno finiscono negli scarichi e non vengono smaltite a causa dei polimeri sintetici inclusi il polietilene, acido polilattico, polipropilene, polistirene o polietilene tereftalato? A questo punto, è meglio tornale a soluzioni esfolianti naturali come per esempio la pietra pomice.


6. Occhio al contenitore quando ordini cibo da asporto. Obicà Mozzarella Bar non è l’unico brand che si è adeguato con anticipo alla normativa europea per eliminare la plastica. Peccato che, oltre a questo e altri esempi virtuosi, come sempre, ci saranno realtà recidive. A questo punto, entra in ballo la coscienza personale: prima di fare un ordine, infatti, è possibile e doveroso assicurarsi che il cibo richiesto arrivi in contenitori eco-sostenibili.


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