La "protesta delle tende" degli studenti universitari arriva in Parlamento
All’indomani dell’approvazione della legge di bilancio in Consiglio dei Ministri, i rappresentanti dell’UDU e della Rete degli Studenti Medi hanno animato un sit-in a piazza Montecitorio
E alla fine gli studenti si sono accampati davanti al Parlamento. Dopo mesi di agitazione fuori delle università di tutta Italia, la "protesta delle tende" animata dall’Unione degli Universitari e dalla Rete degli Studenti Medi è arrivata davanti alla Camera dei Deputati. A spingere i giovani fino all’ingresso del Palazzo, l’insoddisfazione per la Legge di Bilancio approvata dal Consiglio dei Ministri.
"Dal Governo una cifra ridicola per scuola e università"
"Ieri, in conferenza stampa, si è perlato di molti temi, ma di scuola e università nulla. Leggiamo il comunicato del Governo e scopriamo che l'unico investimento annunciato per il 2024 sono i 97 milioni per gli alloggi universitari, una cifra ridicola". Così Camilla Piredda, coordinatrice dell’UDU, che spiega: "I pochi fondi stanziati, tra l’altro, non serviranno per realizzare posti letto aggiuntivi, ma soltanto per coprire un buco del Pnrr. Si tratta di soldi che andranno principalmente ai privati, per alloggi che possono arrivare a costare mille euro al mese. Avevamo chiesto di incontrare Meloni e Bernini, ma né la Presidente, né la Ministra dell'Università ci hanno risposto. Ci sentiamo presi in giro e chiediamo al Governo un incontro urgente per intervenire su borse di studio, affitti, salute mentale, trasporti e mense".
"Non resteremo a guardare - aggiunge Paolo Notarnicola, coordinatore della Rete degli Studenti Medi - di fronte all'indifferenza della politica. Porteremo nuovamente la mobilitazione in tutta Italia, dove con manifestazioni e assemblee in scuole e atenei denunceremo il caro studi e la mancanza di adeguati sostegni economici. Questa legge di bilancio non parla di scuola pubblica, non ci sono misure per garantire effettivamente l'accessibilità dell'istruzione, mancano fondi per l'edilizia scolastica. E per questo il 17 novembre manifesteremo in tutta Italia, in occasione della giornata internazionale degli Studenti. Sarà una giornata di lotta per rivendicare i nostri diritti e la centralità dell’istruzione".
Il Pd in piazza con gli studenti
"La situazione è davvero insostenibile per gli studenti universitari, che dalla scorsa primavera continuano a protestare a causa delle mancate risposte. Il Governo da mesi balbetta promesse o soluzioni inefficaci e finanziare la costruzione di alloggi privati con costi assimilabili al mercato degli affitti è inutile". A dirlo è la deputata del Partito Democratico, Rachele Scarpa, scesa in piazza a Montecitorio per sostenere la protesta. "I posti in residenza continuano ad essere pochi - racconta - e gli affitti delle stanze sono ancora alle stelle. Il caro vita e il mancato adeguamento degli stipendi dei genitori rendono ancora più insostenibile affrontare un percorso di formazione universitaria. Abbiamo davvero bisogno delle tende davanti a Montecitorio prima che il Governo si sbrighi ad arginare questa disastrosa violazione del diritto allo studio?".
E davanti alla Camera dei Deputati c’era anche l’ex Presidente della Regione Lazio e segretario dem, oggi deputato, Nicola Zingaretti: "Le studentesse e gli studenti - ha detto - sono sotto il Parlamento per difendere il loro diritto allo studio, che vuol dire difendere la Costituzione della Repubblica. Quindi la loro denuncia va ascoltata: non bastano le pacche sulle spalle. Oggi una gran parte di quelle ragazze e di quei ragazzi che si vedono esclusi dal ciclo formativo, dalla scuola e dall’università, non lo sono perché 'non meritevoli', ma perché le loro condizioni sociali non lo permettono".
Fratoianni: "Siamo al fianco degli universitari"
"Gli studenti e le studentesse universitarie non si rassegnano - ha spiegato il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni - e continuano a mobilitarsi in questo Paese per rivendicare il diritto allo studio, che è anche il diritto all’abitare: per rivendicare in questo caso che il costo degli affitti non diventi una barriera insuperabile sul piano sociale". Il parlamentare dell’alleanza Verdi Sinistra ha poi attaccato il Governo Meloni: "Con la nuova legge di bilancio - ha continuato - non ci sono fondi per la scuola pubblica ma per quella privata si. Insomma il governo della destra fa il contrario di quello che qui ci sarebbe bisogno. Bene dunque che gli studenti si mobilitino, siamo al loro fianco come abbiamo fatto in tutti questi mesi, sin dalla protesta delle tende di qualche mese fa a Milano. Hanno perfettamente ragione, il governo li ascolti".