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Venerdì, 26 Aprile 2024

Arresto cardiaco al distributore: Roberto, il benzinaio eroe che ha salvato la vita al suo titolare

ParmaToday ha intervistato Roberto Bocchi, 52enne volontario della Croce Rossa di Parma che ha effettuato il massaggio cardiaco al suo capo, dopo averlo visto accasciarsi a terra

"Non sono un eroe, dovrebbero mettersi tutti nelle condizioni di poterlo fare". Roberto ha salvato la vita al titolare dell'area di servizio in cui lavora come benzinaio. Il suo capo di 57 anni ha avuto un arresto cardiocircolatorio proprio davanti a lui: il dipendente è intervenuto effettuando un massaggio cardiaco sul posto, essenziale in quel momento per riattivare le funzioni vitali.

ParmaToday ha deciso di intervistarlo e di raccontare la sua storia. 

E' successo all'improvviso mentre entrambi stavano lavorando all'interno di un distributore di benzina nella zona Sud di Parma. Roberto Bocchi, 52 anni, fa il benzinaio da una vita e nell'agosto del 2017 è stato assunto dal titolare della stazione di servizio. Una persona affidabile, dicono tutti: molto affidabile, che non abbandonerebbe nessuno in caso di bisogno. Anzi. Volontario della Croce Rossa italiana di Parma da 34 anni, conosce le tecniche per il massaggio cardiaco. Erano le 11.30 del 19 marzo: il suo titolare all'improvviso si è accasciato a terra, cadendo di faccia.

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Roberto, come hai vissuto quei momenti, puoi ripercorrerli con noi? 

"Si, eravamo sul luogo di lavoro, all'interno del distributore. Il titolare, un uomo di 57 anni, si è sentito improvvisamente male. E' riuscito solo a dire la parola 'Aiuto!', poi si è accasciato a terra, privo di sensi. E' caduto di faccia. Io ero davanti a lui: l'ho visto, l'ho girato e ho valutato il suo stato di coscienza: era privo di attività cardio circolatoria. In quel momento ho praticato il massaggio cardiaco. Sapevo come si faceva e l'ho fatto: la moglie del titolare intanto ha chiamato i soccorritori del 118. E' arrivata l'ambulanza con personale infermieristico e anche l'automedica: da lì in poi ci hanno pensato loro, lo hanno trasportato all'Ospedale Maggiore". 

Cosa hai pensato quando lo hai visto cadere a terra privo di sensi? 

"In quel momento ho pensato solo ad intervenire e a fare quello che mi avevano insegnato in tanti corsi: l'ho semplicemente messo in pratica. Ho fatto quello che dovevo fare: non sono un eroe".

Fonte: ParmaToday →
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