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Sabato, 27 Aprile 2024

L'Austria chiude le frontiere: e rimanda gli immigrati in Italia

Secondo "La Padania", l'Austria sarebbe pronta a sospendere i negoziati di Schengen e chiudere le frontiere. Almeno trenta migranti al giorno vengono "rispediti" in Italia e al Brennero è emergenza

C'è chi dice "no". Ma non è l'Italia. Mentre il Belpaese si prepara al passaggio di testimone fra "Mare Nostrum" e "Frontex Plus", i vicini di casa dell'Austria affrontano a muso duro l'Unione Europea e chiedono maggiore rispetto delle proprie frontiere. 

A rivelarlo è "La Padania", facendo un raffronto abbastanza impietoso tra Italia e Austria e chiedendo a Renzi e soci di prendere esempio. 

L'operazione Mare Nostrum e la gestione dell'emergenza profughi da parte dell'Italia non sta facendo infuriare solo i sindaci e i governatori italiani. Anche l'Austria non ne può più di quello succede ai suoi confini. Tanto che il governo austriaco sta trattando con Bruxelles la sospensione temporanea degli accordi di Schengen e la reintroduzione dei controlli lungo la frontiera con l'Italia.

I numeri, in effetti, sono "importanti". Da Vienna fanno sapere che nel 2014 sono già 4700 gli stranieri fermati nel Paese: e quasi tutti sono stati respinti in Italia, una media di circa trenta persone al giorno. Delle persone fermate, informano le autorità austriache, solo trecento hanno chiesto asilo politico in Austria e per questo il ministro degli interni, Johanna Mikl-Leitner, non esclude la reintroduzione dei controlli di frontiera. 

Ma se l'Austria piange, l'Italia di certo non ride. 

Il sindacato di Polizia Coisp parla esplicitamente di "emergenza" al commissariato del Brennero. "Nei mesi di luglio e agosto le autorità austriache hanno "rispedito" in Italia oltre 1400 stranieri, mentre a settembre il numero supererà abbondantemente le 700 riammissioni". Secondo il Coisp, riporta "La Padania", "la situazione odierna, già di per sé critica, si è ulteriormente deteriorata in quanto al rifiuto dello straniero di sottoporsi ai rilievi dattiloscopici previsti dalla legge, deve seguire una denuncia", che comporta notevoli difficoltà amministrative e organizzative. "Il personale di polizia - prosegue la nota - si trova quindi costretto a cercare un interprete tra le proprie amicizie (cuochi, camerieri, pizzaioli)".

Una situazione che, per il quotidiano della Lega, è insostenibile. Maurizio Fugatti, commissario della Lega Nord del Trentino, ha denunciato che "il Governo ha abbandonato le forze di polizia al proprio destino e anche al Brennero la situazione è al collasso. Solidarietà ai poliziotti che stanno lavorando al Brennero in una situazione difficile e senza mezzi e strutture. Il Governo si svegli e non lasci i poliziotti allo sbando".

Quindi, l'appello al governo: 

"L'Italia - ha concluso Fugatti - prenda esempio dall'Austria e cominci a prendere in considerazione la chiusura di tutte le frontiere". 

Fonte: La Padania →
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