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Venerdì, 26 Aprile 2024

Dà fuoco alla montagna per farsi arruolare nella Protezione Civile

Un uomo di 36 anni, aspirante volontario della Protezione Civile, è accusato di aver appiccato il rogo che lo scorso 5 luglio ha devastato venticinque ettari di vegetazione nei boschi alla periferia di Falciano del Massico (Caserta)

CASERTA - Lo hanno incastrato con un video: lui scende da una Fiat 500 e dà fuoco con un accendino ad alcuni fogli di carta sparsi sul terreno. Dopo pochi minuti il rogo si propaga alla vegetazione che corre lungo i bordi della strada.

Con l'accusa di incendio boschivo di natura dolosa, il 36enne T. P., aspirante volontario della Protezione civile, è finito agli arresti domiciliari. Secondo gli investigatori, il giovane avrebbe appiccato volontariamente il rogo dello scorso 5 luglio nei boschi intorno al comune di Falciano del Massico (Caserta), dando alle fiamme venticinque ettari di bosco.

Il motivo? Come racconta il Corriere del Mezzogiorno, avrebbe fatto tutto per accrescere l'allarme sociale riguardo agli incendi e facilitare il suo arruolamento tra i volontari della Protezione civile comunale, per il quale aveva presentato domanda. Per domare le fiamme il Corpo forestale dovette impiegare ben dodici unità del servizio antincendio boschivo della Regione e due Canadair che hanno effettuato sessanta lanci d'acqua in oltre dieci ore di intervento. Solo 24 ore dopo le fiamme sono state domate. A incastrare il responsabile sono state le immagini riprese dai dispositivi installati sulla strada panoramica che costeggia le pendici del Monte Massico. 

Fonte: Corriere del Mezzogiorno →
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