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Venerdì, 26 Aprile 2024

"L'insonnia uccide più del fumo, provoca infarti e ictus": lo studio shock

Si è scoperto che le persone che dormono meno di 7 ore a notte sono 4 volte più a rischio di infarto rispetto a coloro che dormono di più. La ricerca è stata portata avanti dalla World Health Organisation. Uno dei responsabili della ricerca, il Professor Valery Gafarov, spiega: "Dormire non è questione da poco"

Uno studio sorprendente mette in chiaro come l'insonnia sia un rischio enorme per la salute, ai livelli del fumo di sigaretta. Incredibile ma vero. Esperti del settore hanno stabilito con certezza che l'insonnia aumenta di 4 volte le possibilità di essere colpiti da infarto.

Si è scoperto che le persone che dormono meno di 7 ore a notte sono 4 volte più a rischio di infarto rispetto a coloro che ne dormono di più. La ricerca è stata portata avanti dalla World Health Organisation. Uno dei responsabili della ricerca, il Professor Valery Gafarov, spiega: "Dormire non è questione da poco e i problemi nel farlo sono associati a rischi crescenti di infarto e ictus. La mancanza di sonno dovrebbe essere considerata come un fattore di rischio per problemi cardiovascolari, uniti al fumo, alla mancanza di esercizio e a una dieta povera".

Ma quanto bisognerebbe dormire ogni notte? "Per la maggior parte delle persone, un buon sonno va dalle 7 alle 8 ore a notte e coloro che non riescono a mantenere questa regolarità dovrebbero prenotare una visita dal medico" avverte.

Lo studio fa parte del programma “WHO’s MONICA” che ricerca le cause delle malattie cardiovascolari, sono stati coinvolti nello studio ben 657 uomini tra i 25 e i 64 anni, senza storie di infarti, ictus e diabete in famiglia nella città di Novosibirsk, Russia. Lo studio è andato avanti per anni, basti pensare che la qualità del sonno è stata valutata dall’inizio della ricerca nel 1994 e le persone sono state seguite nei successivi decenni: il 63% dei partecipanti che hanno avuto un infarto aveva chiari problemi di insonnia.

Se si soffre di insonnia si è a rischio di infarto tra le 2 e 2.6 volte di più e di ictus tra le 1.5 e 4 volte di più rispetto a coloro che non ne soffrono di tali problemi. Valery Gafarov continua:

La mortalità legata a problemi cardiovascolari costituisce il 50% della mortalità nella popolazione mondiale. Quasi l’80% delle morti causate da questi problemi sono dovuti a infarto miocardico (attacco di cuore) e ictus, il che significa che, al giorno d’oggi, stiamo parlando di un epidemia di malattie cardiovascolari. È necessario, dunque, puntare sulla prevenzione intensiva dei fattori di rischio che portano allo sviluppo di tali problemi. I problemi del sonno sono davvero strettamente legati alle malattie cardiovascolari, anche se finora non vi è stato propriamente uno studio dedito all’esaminazione della correlazione tra questi due fattori. Nella nostra ricerca sono stati associati ad una duplicazione del rischio di infarto e ad una quadruplicazione del rischio di ictus.

Fonte: Express.co.uk →
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