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Sabato, 27 Aprile 2024

Blitz dei leghisti nella sala di preghiera islamica: si portano via il tappeto

Due consiglieri leghisti, Fabrizio Ricca e Roberto Carbonero hanno fatto irruzione in sala matrimoni dove era stata allestita una sala preghiera per gli ospiti musulmani che avevano chiesto uno spazio apposito al Comune per le preghiere quotidiane

A Torino ieri mattina a durante una tavola rotonda al Comune sulla moda islamica e gli investimenti internazionale nel settore organizzata con il supporto del Dubai Islamic Economy Development Center, due consiglieri leghisti, Fabrizio Ricca e Roberto Carbonero hanno fatto irruzione in sala matrimoni dove era stata allestita una sala preghiera per gli ospiti musulmani che avevano chiesto uno spazio apposito al Comune per le preghiere quotidiane. I due consiglieri hanno arrotolato il tappeto steso a terra e l’hanno portato via: il tutto è stato fatto per condividere poi il video su Facebook.

Il presidente della V Commissione, Luca Cassiani, commenta così: "Hanno impedito il previsto momento di preghiera degli ospiti della città, rimuovendo gli arredi sacri, il tappeto e l'occorrente per la preghiera che si sarebbe dovuta svolgere a palazzo Civico. I deficienti analfabeti hanno disallestito dolosamente la sala dedicata al momento di fede e raccoglimento, offendendo i musulmani e tutti noi cittadini torinesi. Mi auguro che vengano perseguiti per i reati che hanno commesso, e che le istituzioni cittadine formalizzino una denuncia contro i due stupidi".

VIDEO DEL BLITZ IN COMUNE

"La Città si scusa per il comportamento dei due trogloditi, che non rappresentano che se stessi e altri 4 asini come loro, e ribadisce che la cittadinanza torinese tutta e le sue istituzioni da sempre sono aperte all'accoglienza di tutte le confessioni religiose e tutte le etnie, senza distinzione alcuna. Ci auguriamo di poter ospitare prestigiosi incontri del mondo della finanza islamica ,poichè Torino è aperta alle opportunità di crescita economica e agli scambi commerciali".

La Lega replica così: «Dopo aver scoperto e denunciato che nella Sala dei Matrimoni di Palazzo Civico si era allestita una sala di preghiera per i partecipanti al “Global Islamic Economic Summit» siamo riusciti nel farla chiudere. Non abbiamo niente contro la religione musulmana ma riteniamo che il Comune di Torino, essendo un luogo laico ed istituzionale, non deve avere luoghi di preghiera a prescindere. Non ci spieghiamo come mai – si legge ancora - in occasioni di meeting dove i partecipanti erano di religione cristiana nessuno si è mai preoccupato di allestire una cappella. Se qualcuno vuole pregare, Torino ha diversi centri di culto dove potervisi recare".

Fonte: La Stampa →
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