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Venerdì, 26 Aprile 2024

La lettera di Carla Vites che "sbugiarda" Formigoni

In una lettera pubblica sul Corriere della Sera la moglie dell'ex assessore alla Sanità lombarda Antonio Simone scrive dell'amicizia tra Formigoni e Daccò

Formigoni non può affermare che "conoscevo Daccò da molti anni, ma non ha mai avuto rapporti direttamente con me, ma con l'assessorato". E sorvoliamo sull'inaccettabile spiegazione riguardo la presenza della Minetti nella sua lista: "Me l'ha detto don Verzé". Scarica il barile sul prossimo, quando a lui sarebbe bastato domandarsi: "Ma questa qui, l'ha mai fatta in vita sua, non dico una riunione di partito, ma almeno di condominio?"

Così Carla Vites, moglie dell'ex assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Antonio Simone, arrestato venerdì scorso nel corso delle indagini su presunti scandali legati alla gestione della Sanità nella regione lombarda.
Carla Vites e il marito sono "intimi" del governatore Formigoni, e la donna scrive al Corriere della Sera per "sbugiardare" il presidente della Lombardia sui suoi rapporti con Daccò, anch'egli finito in carcere con l'accusa di riciclaggio e associazione a delinquere nella creazione di fondi neri.

Lo spettacolo dei suoi "rapporti" con Daccò è sotto gli occhi dei molti chef d'alto bordo dove regolarmente veniva nutrito a spese di Daccò stesso, vuoi Sadler, vuoi Cracco, vuoi Santin, vuoi Aimo e Nadia, per non parlare dei locali «à la page» della Costa Smeralda dove a chi, come me, accadeva di passare per motivi vari, era possibilissimo ammirare il nostro Governatore seguire come un cagnolino al guinzaglio Daccò, lo stesso con cui non aveva rapporti diretti

Parlando di Formigoni, Carla Vites scrive:

Eccolo con la sua "24 ore": me lo vedo sul molo di Portisco arrivare diritto da Milano pronto ad imbarcarsi sullo yacht di Daccò dove le sue figliole (guarda caso, non sono depositarie del diritto a usare del Pirellone come mega location per eventi da migliaia di euro a botta?) lo attendevano con ansia pronte a togliersi il pezzo di sopra del bikini appena il capitano avesse tirato su l'ancora, perché così il sole si prende meglio, chiaramente

La lettera aperta si conclude con le "motivazioni" che hanno spinto la donna scrivere al Corriere:

Credo che il travaso di bile di cui questa mia è segno non sarebbe forse avvenuto se, dopo avere letto sul «Corriere», a pagina 9, le falsità dette da Roberto, non avessi visto, nella Cronaca di Milano, il Governatore a tutto campo mollemente adagiato su un letto megagalattico del Salone del Mobile, che se la ride soddisfatto. Vede, oggi (ieri, ndr) è il 58° compleanno del suo migliore amico Antonio Simone, detenuto nelle patrie galere di San Vittore da venerdì alle 16.
Mi risulta che il suo migliore amico, mentre lui si adagia mollemente a beneficio dei giornalisti esibendo quel che resta di un fisico a suo tempo quasi prestante, deve discutere su chi oggi avrà il diritto di allungare le proprie di gambe all'interno di una cella che ospita altri 5 detenuti.
Ecco, allora io vorrei approfittare per dire, davanti a tutti: "Auguri Antonio!"

 

Fonte: Corriere della Sera →
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