Bimbo morto a Ragusa, in classe senza il piccolo Loris: "Abbiamo paura"

RAGUSA - Lunedì mattina le mamme non hanno lasciato la mano dei loro bimbi fino a quando non hanno varcato i cancelli d'ingresso. E con gli occhi li hanno seguiti fino a dentro la scuola Falcone Borsellino. Troppo vivo il ricordo di Andrea Loris Stival, il bimbo trovato morto sabato sera e scomparso sabato mattina proprio dopo che sua madre lo aveva accompagnato a scuola. Davanti all'istituto lunedì mattina non si parlava d'altro: i compagni di classe di Loris scossi e turbati dall'assenza dell'amichetto e da quelle notizie sentite in tv, le madri spaventate e preoccupate per quell'orco che potrebbe essere ancora in paese. 

Racconta il "Corriere della Sera": 

"Ma cosa è successo, ma chi è stato?", sono le domande più frequenti. I genitori dei ragazzi sono restii a parlare anche perché prende corpo l’ipotesi dell’orco: "Come ci si può difendere da una cosa del genere - dice una mamma - io ho due figli e ho paura. Speriamo che chiunque sia stato gli investigatori lo prendano presto perché abbiamo paura".

E il parroco di Santa Croce Camerina, durante l’omelia, ha invitato i bambini a "stare sempre insieme" e a chiamare "subito gli adulti se vedete qualcosa di strano".

Tanta la preoccupazione anche del dirigente della scuola elementare. "Le forze dell’ordine mi hanno detto che al momento non esistono certezze, ma ho chiesto loro di dirmi quale è il pericolo che possono correre i bambini - ha raccontato Giovanna Campo, davanti al cancello dell’istituto - La nostra priorità in questo momento è accogliere i bambini e spiegare loro, se ci riusciremo, cosa devono fare". 

Quindi, l'amara ammissione: 

"Non siamo preparati a questo tipo di evento assurdo e per questo in classe ci saranno anche gli psicologi della Sezione minorenni della polizia". 

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