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Venerdì, 26 Aprile 2024

Giulio Tremonti ci riprova: ecco il piano per "tornare in pista" con i vecchi big del Pdl

Secondo L'Espresso, nel centrodestra "comunque vada, nelle retrovie ci sarà da gestire un mare di cocci"

"A volte ritornano", direbbe qualcuno. Fino a pochi anni fa Giulio Tremonti era il superministro dei governi Berlusconi. Il suo volto era ogni giorno in tutti i telegiornali, e i quotidiani lo intervistavano a ripetizione. Ma dall'era Monti in poi dell'ex superministro dell'Economia si erano perse le tracce.

Al Senato, con il Gal, Tremonti c'è, ma l'ex ministro guarda avanti e ha riunito vecchi big del centrodestra per capire se dopo le europee si può provare a imbastire un nuovo partito a destra, che vada oltre alla creatura alfaniana e alla Forza Italia che Berlusconi ha affidato ormai solo ai suoi fedelissimi. Secondo L'Espresso, nel centrodestra "comunque vada, nelle retrovie ci sarà da gestire un mare di cocci".

Tremonti ha riunito intorno a sé Gianni Letta, Giuliano Urbani, Franco Frattini, il nuovo Ncd Paolo Bonaiuti, il capogruppo di Forza Italia Paolo Romani, l’Ncd Luigi Casero, ma anche il leghista schivo Giancarlo Giorgetti, i Gal Luigi Compagna e Mario Ferrara, il fratello d’Italia Ignazio La Russa.

Chiamati da Tremonti in un incontro a porte chiuse, stile Aspen, nella sala Koch di Palazzo Madama. Ufficialmente per discutere di Europa , politiche economiche e monetarie, nel primo di una serie di incontri organizzati da “Officina 2014”, nome evocativo di anni più dorati (si ricorda, fra l’altro, “Officina 94”, “Officina 2001”, “Officina 2006”, e quella volta in cui Tremonti arrivò a dire che la “Fabbrica” di Prodi era una scopiazzatura). Di fatto, un modo per capire se si potrà ricominciare (anche) da qui, a ricucire un qualche centrodestra plausibile, dopo il voto

Fonte: L'Espresso →
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