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Domenica, 28 Aprile 2024

Ragazza malata ringrazia i test sugli animali: su Facebook le augurano la morte

E' finita sulle prime pagine di tutti igiornali la storia di Caterina Simonsen, 25 anni, padovana che studia veterinaria a Bologna. Tutta "colpa" di un commento su Facebook

Insultata su Facebook perché viva grazie alla sperimentazione animale. È la storia di Caterina che sul social network ha voluto ringraziare la “vera ricerca, compresa la sperimentazione animale” senza la quale “sarebbe morta già a 9 anni”, come recita il foglio scritto a mano con il quale si è fatta fotografare mentre è attaccata a un respiratore artificiale. Un messaggio diretto, le è valso una valanga di pesantissimi insulti da parte di chi è contrario alla sperimentazione animale: in tutto 30 auguri di morte e oltre 500 offese di vario tipo, che Caterina ha raccolto e messo insieme, con tanto di firme, e consegnato con una denuncia alla polizia postale.

REAZIONI FEROCI. Pesantissimo il tenore di molti commenti: "Per me puoi morire pure domani, non sacrificherei nemmeno il mio pesce rosso per te", "magari fosse morta a 9 anni, un essere vivente di m...in meno e più animali su questo pianeta", e questi sono solo due esempi. Ma la ragazza è andata oltre l’insulto gratuito, portando le sue ragioni in due video: "Vi faccio vedere come si vive con le mie malattie, e dopo gli oltre 30 auguri di morte e oltre 500 offese"... "metto a nudo la mia realtà, perché voi capiate che l'unica mia 'colpa' in tutto ciò sia stata 'curarmi' senza uccidere nessuno direttamente".  Sostegno, auguri e solidarietà, invece, da parte di altre decine e decine di persone.

LE PAROLE DELLA GIOVANE. "Il mio obiettivo - ha spiegato la ragazza - è laurearmi e salvare gli animali. Ma devo dire che ancora oggi la sperimentazione animale in Italia è necessaria e obbligata, fino a che non ci sarà un metodo alternativo valido". "Per quanto riguarda i farmaci, nella fase pre-clinica, cioè prima della sperimentazione sull'uomo - ha proseguito - devono essere sperimentati sugli animali, il che non è una cattiveria, perché anche gli animali hanno a loro volta bisogno di quei farmaci per guarire". Se con gli integralisti anti-cavie non c'è speranza di dialogo, forse potrebbe essercene con il Partito animalista europeo, la Lega antivivisezione (Lav) e l'ex ministro Michela Vittoria Brambilla, ai quali la ragazza ha girato un appello affinché si dissocino dalle offese e le minacce che le sono piovute addosso.

Fonte: Padova Oggi →
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